Camosciera (Bric) spigolo NE – Simona

Camosciera (Bric) spigolo NE – Simona
La gita
attila89
4 14/09/2014

Un vione. Un manifesto di alpinismo tradizionale, su ottima roccia.
Relazione vicino al cesso per qualche inverno… che onore, per il Dru della val Varaita, il Pic de B(ur)ellino!
I primi tre tiri si fanno comodamente in scarpe da avvicinamento, percorso non obbligato.
Quindi iniziano le difficoltà: primo tiro, difficoltà concentrate in un passaggio ben protetto da due chiodi in loco. Poi tiro in artificiale, meglio non toccare i massi staccati, si passa bene senza staffe (utile fiffi), si evita una sosta scomoda, e si continua ancora in artificiale (uscita faticosa).
poi diedrone, il VI è un movimento in equilibrio sui piedi, ci va testa dopo i due chiodi malsicuri… poi ancora duro, A0, e traverso, fessurona per ottima sosta totalmente da attrezzare con piccolo gradino come optional(5 protezioni per la mia sosta…). La guida IGC dice che questa sosta dovrebbe essere su “tasselli”, ma… fortunatamente nessuna traccia!
Poi il tiro di A2: da sotto è impressionante; la partenza si protegge bene, poi alcuni chiodi in posto aiutano ad uscire con stile.
Il tiro sopra, V+ non di facile lettura, un chiodo all’inizio poi basta fino alla fine.. che roccia fantastica! non facile l’orientamento nella nebbia, la fessura non è netta ma alcune tacche aiutano la salita.
Ultimo tiro con frana, ma la sosta è protetta, e le corde sono benedette e non sono toccate.
Materiale utilizzato:BD 0.1-3 con doppi 0,5-2, nuts, una scelta di chiodi (li avremo utilizzati 6-8 volte), 2 staffe a testa+fiffi. non necessari scarponi, e se riuscite a fare un solo sacco, il primo ne godrà in arrampicata.

Tutte le relazioni cartacee sono equivalenti.

Con Trilly che per destino continua a beccarsi i tiri di artificiale, ma a lui piacciono… Tra l’altro chiede a Andrea Fulvio e Nanni di scrivere un’edizione nuova di “Montagne d’OC”, altrimenti finisce tutte le gite!
Molto artificiale, ma alcuni tratti in arrampicata liberi sono molto belli, senza essere estremi, sempre abbastanza ben proteggibili.
Chissà quante ripetizioni per questo itinerario, ben presente nella letteratura e con un’ottima relazione, ma assolutamente assente su internet?… i chiodi presenti in loco sono abbastanza buoni ma molti da ribattere (e non poco), roccia ottima a parte qualche lama, un chiodo “nuovo” nel passaggio di A2? Chiodi direi molto molto utili, in via ce ne sono nei tratti più duri, non ne abbiamo abbandonato nessuno a parte uno che sarà caduto a Chiazale.
Peccato per la nebbia nella seconda parte che ci ha tolto il panorama, un po’ di esposizione (grazie), e reso la ricerca dell’itinerario più avventurosa.
“Il cielo è azzullo sopla Bellino”
Ho messo 7a come stima personale, non prenderlo come grado reale e realistico.

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