Partiti da Schilpario prendendo la ripida strada cementata che porta a Malga Voia. Intenti a parlare del più e del meno e non conoscendo la via proseguiamo sulla strada carrale per un tratto oltrepassando il bivio del sentiero 423 che a Malga Voia sale dritto nel bosco. Dopo esserci accorti dell’errore torniamo sui nostri passi innestandoci sulla strada giusta che sale senza problemi al P.zo di Corna Busa 1940mt. dove facciamo breve visita sulla cima omonima. Ritornati al passo riprendiamo il sentiero 423 che traversa sotto lo sperone roccioso, poi saliamo lo scomodo vallone detritico seguendo i bolli. Per fare meno fatica, adesso che non c’è neve consiglio di stare poco più a dx del sentierino della normale, si sale tra i massi calcarei di varie dimensioni con buon grip. Nel canale finale abbiamo trovato ancora neve già in remollo ,visto le temperature. Sopra breve tratto senza neve per arrivare in cresta, dove il socio poco davanti a me smuove un sassone bello grosso, non so come e perché, anche perché potevo evitarlo, ma d’istinto ho cercato di fermare il sasso, riuscendoci. L’episodio poteva avere delle gravi conseguenze sui soci che seguivano nel canale. Alla fine è andata di lusso, mano un po’ martoriata ma tutti illesi. Usciti dal canale saliamo facilmente in vetta alla croce del P.zo Camino.
Montagna lasciata ai box da un po’ di tempo e con l’idea di farla nella stagione invernale, oggi raggiunta con i soci Mariagrazia Davide (Bragacorta) Denise Alessio Rossella Angelo. Visto però l’episodio di oggi, resto fermamente dell’idea che il P.zo Camino… bisogna accenderlo d’inverno.