Bellissima via storica, lunga e abbastanza impegnativa nel complesso. Roccia nel complesso più che buona, anche se bisogna sempre tastare bene gli appigli, soprattutto nelle lunghezze finali. Ottima relazione del sito di camp to camp. Alcune lunghezze si possono unire (a partire dalle prime 2) a patto di avere corde da 60 m. Bellissima l’uscita dalla parete, sulla piatta sommità. Consiglio per la discesa: seguire la Combe Ratin, ovvero andare all’Osservatorio (sembra una base spaziale da vicino, un pò inquietante ma interessante) e prendere il sentiero che parte subito a dx (faccia a valle) della teleferica (ometto). Seguire tutto il sentiero fino alla fine della Comba per abbandonarlo solo quando si vede lo Chalet d’Anne, a quel punto si taglia a dx per prati e si arriva alla bianca casetta. In questo modo non si fanno doppie.
E’ invece bruttino scendere i 50 m di terreno che dal pas du follet portano all’attacco della via. Giornata fredda (a 1200 m sono gelati i vetri dell’auto). Molto consigliato il gite di Saint Didier (molto accogliente, pulito e con ottima cucina).