Bresses (Testa Nord di) Parete Est – Alpamayo

Bresses (Testa Nord di) Parete Est – Alpamayo
La gita
sborderzena
21/04/2012

Gita in compagnia di Alain-Diego-Flowered.
“L’impressionante parete est della cima Nord di Bresses incombe sul colletto del Valasco: l’Alpamayo della Valle Gesso; una sfida per il futuro?”
Con queste parole Igor Napoli presenta e commenta una foto della parete, che appare perfettamente imbiancata. In effetti quell’immagine attira l’attenzione. Il commento personale era sul genere “i miei coioni” in quanto la parete è tanto bella quanto impressionante. Poi quest’anno siamo saliti diverse volte al sentiero che porta al Bozano. Le gite fatte in zona ci hanno permesso di osservarne l’evoluzione nivologica. Già a dicembre sembrava a posto. Forse un pò magra, ma la nevicata di novembre l’aveva sistemata bene…l’attesa è stata lunga, ma la neve scesa nelle settimane scorse poteva averla sistemata per bene.
La mattina alle sette siamo già sul sentiero. Tanti dubbi nella testa ci confondono e ci fanno sbagliare bivio. Putain! Torniamo indietro incavolati pensando di arrivare troppo tardi e bruciare così i nostri sforzi. Io inserisco il turbo, Alain patisce il caldo e tracheggia dietro di me. Andiamo sotto poi valutiamo. Non sappiamo neanche se c’è il passaggio. Almeno ci togliamo il dubbio. Arrivati sotto il pendio vediamo subito dove passare…la neve sembra a posto. La parete è meravigliosa. Vista da sotto è impressionante.Sospesa sopra una barra rocciosa. Incredibile. Ci affrettiamo a salire. Troppa la curiosità di sapere come sarà la neve. In basso perfetta. Superiamo il tratto di dry non difficile e siamo in parete. Increduli calpestiamo farina addensata e ben assestata. In alcuni tratti è proprio un sottile strato con sotto neve dura. Alain galvanizzato traccerà gli ultimi 100m. Io nelle retrovie a gestire i crampi.
In vetta l’emozione è grande. Non ci sembra vero…Partiamo e inanelliamo curve morbide su neve che concede molto. Si deve stare attenti perchè in qualche punto, insidiose sotto la neve, affiorano le rocce. Ci portiamo al traverso che porta al tratto di misto. Cambio veloce e in dieci minuti siamo sci ai piedi. Ancora curve da ricordare…poi ci buttiamo al sole su una roccia. Alain scatenato sale su verso il colle per godersi la “cucitura”, io esausto mentalmente guardo la parete da sdraiato.Bianca, nel blu con le nuvole chiare che corrono veloci…
Un grande giorno, ora nei ricordi…
du bon ski
Non avendo notizie-certe-in merito a precedenti discese, ci siamo permessi di chiamarla l’Alpamayo citando il nome che Igor gli aveva dato,probabilmente,impressionato dall’estetica parete.
Proposta 5.3 E4 II

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