Abbiamo utilizzato gli impianti di risalita per arrivare al Rifugio delle Guide dove abbiamo pernottato.
L’opzione di risalire a piedi è stata scartata poiché il paesaggio non offre assolutamente nulla, anzi questo versante è completamente rovinato dalla mano dell’uomo, con scavi a cielo aperto, impianti abbandonati e la possibilità che qualche bikers che ti venga addosso.
Al rifugio ci siamo trovati benissimo, letti comodi e ottima cena (la colazione è superba!) a discapito del prezzo che ovviamente non è economico. L’indomani partenza alle 5.30 dal rifugio con temperatura intorno agli zero gradi e ottimo rigelo. Arrivati al colle del Breithorn ci siamo legati nel frattempo abbiamo incontrato gente che arrivava dalla funivia del piccolo cervino.
Una volta superato il primo tratto pianeggiante abbiamo risalito il pendio che porta alla vetta senza nessuna difficoltà, con passo lento, ma costante . Arrivati in vetta alle 8.15 panorama a 360° , giornata stupenda senza neanche una nuvola solo un pò di vento che non dava neanche troppo fastidio.
Siamo scesi dopo mezz’oretta facendo lo slalom tra le diverse cordate che salivano, quasi tutte svizzere, italiani pochi, molto pochi. neve sempre ottima. L’unica difficoltà della gita è scendere a Plateau Rosà attraversando le piste e cercando di non essere centrati come dei birilli dagli sciatori incalliti. Peccato gita che avrebbe meritato 5 stelle, ma che se ne becca 4.
In compagnia di Rosa, bravissima al battessimo del suo primo 4000!