Breithorn Occidentale Via Normale da Plateau Rosà

Breithorn Occidentale Via Normale da Plateau Rosà
La gita
valeria71
5 27/07/2013

Agosto 1992: tentativo di salita al Breithorn, insieme a Riccardo, con il quale stavo già insieme da tempo. All’altezza del Piccolo Cervino (3800 m) desisto, sono senza fiato e le gambe si muovono a rilento.
27 luglio 2013: dopo 21 anni, tre figli e tanta stanchezza in più ci riprovo.

ore 6.00 Torino
ore 8 Cervinia: la giornata è limpidissima.
ore 8.30 Plateau Rosà. Il Cervino è meraviglioso, sembra stia vigilando sulla marea di gente che si agita nei dintorni… c’è chi scia, chi si prepara alle salite.
ore 8.50 dopo una sosta in bagno, foto e amenità del genere si parte.
ore 10 all’altezza del Piccolo Cervino ci leghiamo. La neve è buona e tiene bene, ci sono un sacco di cordate. Spettacolare la vista sul gruppo del Rosa, la giornata è davvero fantastica. Rassicurante la visione della forma massiccia del Breithorn, si vedono bene le varie cordate che salgono, come tante formichine.Un po’ di vento.
Lungo l’avvicinamento. Anche un po’ noioso, a dirla tutta… l’altimetro che guardo con impazienza non dà quasi segni di vita.
Alla base del primo pendio mettiamo i ramponi. Sono più di 15 anni che non uso ramponi e scarponi in plastica, spero che questi ultimi non si aprano all’improvviso come è già successo per quelli da sci.
Iniziamo a risalire il pendio. La neve è buona, tanta, copre tutti i crepacci, anche la crepaccia terminale. Quando il pendio varia inclinazione è curioso vedere come cambia la consistenza della neve. Fa caldissimo, saliamo quasi sempre in maglietta. Il Cervino cominicia a rannuvolarsi, ma il gruppo del Rosa, tra cui spiccano sulla destra i tre Breithorn -Occidentale, Centrale, Orientale- e verso il centro le cime gemelle di Polluce e Castore, resta libero dalle nubi.
Chi scende avverte che in cima c’è molto vento freddo, il consiglio è quello di vestirsi prima. A quota 4000 m -finalmente!-comincio mentalmente ad imprecare contro il marito che non c’è niente che lo stanchi o lo metta in difficoltà.
Finisce il pendio, complice l’altimetro capisco che ci siamo quasi. Si volta a destra sulla bellissima cresta, panoramica, in effetti fa più freddo anche perchè il tempo comincia a cambiare. Pochi metri, la cima è davanti a noi.
Finalmente…ancora pochi passi… ci siamo! Vetta raggiunta in ottima forma fisica, con grandissima soddisfazione per il mio primo 4000!!!
Lungo la discesa la neve è più marcia. Si fatica di più che in salita, soprattutto lungo il noioso tratto in piano. Lungo le piste da sci è persino peggio, sempre più faticosa. Il rifugio Guide del Cervino mi appare come un miraggio… ma finalmente arriva!
Con il compagno di vita e d’avventura di sempre, Riccardo.


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