Breithorn dal Passo del Sempione

Innevamento presente dalla partenza ma spessore limitato su tutto l’itinerario. Il traverso è in buone condizioni, poi si segue una buona traccia che più in alto aggira le molte rocce affioranti per lo scarso innevamento. Anche in vista del ghiacciaio, o di ciò che ne rimane, colpisce la quantità di sassi affioranti che fanno preoccupare per la discesa. Al breithornpass affiora molto ghiaccio vivo, ma la cornice è praticamente sparita. Ghiaccio visibile anche nel tratto finale verso la cima, dopo il traverso ripido che si affronta per ora senza problemi. Prima di aggirare la vetta, nella conca che porta al canale Ovest (attualmente impraticabile per rocce esposte nella parte alta), si è aperto un enorme crepaccio mai visto prima in circa dieci anni di frequentazione di questa cima. Tutti i ghiacciai viosibili dalla cima (Fletschhorn, Senggchuppa, addirittura Mischabel e Weisshorn) mostrano ampie zone di ghiaccio vivo. Anche il Leone, visto da qui, mostra condizioni quasi estive. In discesa neve quasi sempre portante, in qualche tratto ancora poco trasformata, comunque completamente tritata in tutte le possibili varianti della discesa, vista la grande frequentazione dell’itinerario. Per evitare il più possibile i sassi, ci teniamo completamente a sinistra in direzione dell’Homattupass, quindi restiamo a ridosso della parete dell’Hübschhorn che in queste condizioni non presenta pericoli particolari. Dopo il traverso neve ancora rigelata per buona parte dei pendii che riportano verso l’ospizio; neve molle ma non troppo solo nel tratto finale (discesa terminata verso le 13).

Gita ben riuscita nonostante lo scarso allenamento e i 1000 metri di ieri ancora nelle gambe, in compagnia di Gabriella. Giornata serena a parte una sottile velatura ad alta quota che non ha compromesso il panorama; vento in cima praticamente assente.