Breithorn dal Passo del Sempione

Breithorn dal Passo del Sempione
La gita
larix66
4 29/12/2016
Osservazioni
Visto valanghe lastroni esistenti
Quota neve m
1800
Equipaggiamento
Scialpinistica

Dal Breithorn della Valtournenche a quello del Sempione, una delle poche scelte possibili al momento in zona Ossola e dintorni. Prima giornata calma dopo un periodo di venti tempestosi, con gli effetti ben visibili sul manto nevoso e sul più recente apporto, peraltro di spessore ridotto. Neve portante per tutto il percorso, sia durante la salita sia scendendo a pomeriggio inoltrato (ce la siamo presa comoda), tranne in pochi punti riparati dove il manto si presenta ancora poco trasformato. Non ricordo di aver mai visto il traverso così scarsamente innevato, tranne nelle gite a fine stagione; la poca neve è comunque stabile e compatta. Sotto la parete Nord-Est dell’Hübschhorn si nota un vecchio distacco di un lastrone con un preoccupante spazio vuoto che separa i due strati. Un lungo tratto del percorso nella stessa zona è cosparso di sassolini scaricati dal pendio. Innevamento scarso anche in seguito fino a raggiungere il ghiacciao di Homattu, per la metà destra (salendo) cosparso di grossi sastrugi, più liscio nell’altra metà ovviamente percorsa anche in discesa. Non si notano più gli effetti sulla superficie della grossa valanga di novembre. La cornice al Breithornpass è più alta del solito, con affioramenti di ghiaccio, e si estende anche notevolmente in direzione del Ghiacciaio di Alpje; il passaggio è più movimentato del solito, sia all’andata sia al ritorno. Stesso discorso per il successivo traverso e gli ultimi metri della salita in vetta, segno evidente del ruolo svolto dal forte vento nella distribuzione della neve. La cessazione del favonio consente la formazione di nuvolosità sul versante Sud delle alpi, per cui dalla cima ci godiamo lo spettacolo del mare di nubi sulla pianura e nelle valli ossolane, da cui emergono le cime oltre i 1800 m. Per la discesa siamo piacevolmente sorpresi dalla qualità insperata della neve; basta evitare i pochi tratti con crosta non portante e i più numerosi sassi per godersi una sciata più che divertente; se nelle gite recensite precedentemente sono stato un po’ di “manica larga” nel giudizio, forse per via della lunga astinenza, stavolta le quattro stelle sono totalmente meritate.

Gita in compagnia di Alessandro e Andrea, itinerario come al solito molto affollato.

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