Questa via è asciutta mentre altre adiacenti ci mettono più tempo ad asciugare dopo le piogge, specie quella di destra. Unici 2 passi con accenno di 4c/5a sono solo sul secondo tiro, per il resto le difficoltà sono contenute. Man mano che si sale la via perde di interesse, quasi si cammina sulle stesse placche appoggiate nelle quali mi ci ero già imbattuto vagando intorno alla Diretta Mulatero e Intruder per raggiungere la cima del Bracco. Come scritto da Teddy, anche a noi sono risultati 7 tiri: accorgimento quasi obbligato dopo l’uscita di L6 causa attrito delle corde, anche se l’ultimo tiro sarebbe evitabile al pari di L5 con eventuale progressione in conserva. Chiacchierando in giro scopro che molti escono in doppia dopo il quarto tiro, noi l’abbiamo fatta fino in fondo e siamo scesi dal canalone in modo da osservare le numerose vie ivi presenti, molte delle quali ben al di sopra delle nostre capacità. Le nuove paline segnaletiche nei vari settori ci hanno invogliato ad esplorare questo complesso fino alla Placconata dei Serpenti dove abbiamo percorso la via Il gatto e la volpe. A tiri alterni con zibibi (Davide), a me i pari. Il meteo incerto a nord della regione ci ha costretti a scendere dalle nostre latitudini, qui solo nubi ma niente pioggia.