Boregne (Alpe) da Ravoire

Boregne (Alpe) da Ravoire
La gita
brunello-56
5 17/04/2010
Accesso stradale
Con l'autobus fino a La Ravoire
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1500

Percorso in Aprile, questo itinerario è per metà escursionistico in quanto il sentiero, fino a quasi 1600 m, è sgombro di neve.
Partenza da La Ravoire, si segue la SR fino al bivio con il sentiero n. 2 (al proposito grazie alla Signora che vedendomi camminare sull’asfalto si è gentilmente fermata ed offerto un passaggio in auto), si attraversa la Dora e si arriva a Grand Haury; si continua lungo la strada, si passa il torrente e si prosegue sul sentiero, sempre largo ed evidente, fino ai ruderi dell’Alpetta Ferrod; qui erroneamente si lascia il sentiero e si sbuca sulla radura, dove si incrocia la sterrata, ancora innevata, che proviene da Le Combes; la si risale con le racchette e si ritrova nuovamente il sentiero precedentemente lasciato, che adesso viene seguito fino alla radura sotto l’alpeggio di Fourtse.
Qui inizia la neve; si calzano le racchette e si arriva a Fourtse, quindi al Pileo, con fermata d’obbligo per il panorama su Rutor e Valgrisenche. Seguendo sempre la strada in direzione Sud-Ovest, in alcuni tratti invasa da frane, si arriva a Province: qui la strada è ancora evidente, ma poco dopo scompare nella neve. Il percorso comunque è sempre intuibile ed in breve si vedono le baite di Boregne, facilmente raggiunte.
Ripercorrendo il percorso di salita si ritorna al Pileo, dove, seguendo l’indicazione, si vorrebbe scendere a Chamin; il sentiero, una volta entrato nel bosco, è però ancora innevato, invaso da rami ed in alcuni tratti esposto, per cui si rinuncia e si ritorna a Gd. Haury lungo la stessa strada dell’andata, dove impeccabile funziona il servizio di pck-up da parte della moglie (che pure era già a Chamin ad aspettare ….).

Un caro saluto a gabriele63 ed ai suoi amici sci-alpinisti di ritorno dalla Becca di Tos che, tramite Gulliver, ho scoperto di avere incrociato agli Alpeggi del Pileo.

Link copiato