Boè (Piz) dal Passo Pordoi per la Forcella Pordoi

Boè (Piz) dal Passo Pordoi per la Forcella Pordoi
La gita
gianmario55
3 08/09/2021
Accesso stradale
Regolare. Parcheggio gratuito ma affollato!

Lunga trasferta in parte guastata dalle nebbie arrivate troppo presto. Saliti, a piedi, il pomeriggio precedente fino al Sass Pordoi e scesi a pernottare al Rifugio Forcella Pordoi. Mattinata che lasciava ben sperare per cui, fortunatamente perché abbiamo goduto di un panorama più vasto, abbiamo deciso di salire subito al Sass de Forcia Occidentale, dove è presente una bella croce di legno e si ha una vista “a volo d’uccello” sul paretone del Sass Pordoi e sul canalone. Abbiamo poi continuato superando il Sass de Forcia centrale, saltato l’orientale e saliti alla Punta di Joel e poi al Piz Boè seguendo la variante attrezzata. Nessuna difficoltà ma terreno particolarmente scivoloso. Appena giunti in vetta, dove erano i resti di una nevicata/grandinata notturna, sono arrivate le nebbie che, con qualche raro momento soleggiato, ci hanno accompagnati per tutta la giornata. Scesi dal Piz Boè alla Forcella Ciamorces abbiamo raggiunto la Cresta Strenta con l’intenzione di arrivare al Piz de Lech Dlacè. Un po’ per il terreno scivoloso ed esposto, un po’ per essere avvolti dalle nebbie, abbiamo rinunciato e, tornati alla forcella, siamo scesi al Rifugio Boè. Da qui siamo poi saliti all’Antersass, da dove si ha una bella visione del Vallone che scende a Colfosco, oltre alle belle guglie della zona. Rientrati a Forcella Pordoi toccando la tozza sommità del Col Toron e scesi, ovviamente a piedi, al Passo. Escursione con poco dislivello ma buon spostamento. Malgrado le nebbie alcuni scorci veramente suggestivi. Rifugio Forcella Pordoi bello, pulito, ottimo cibo e simpatica e gradevole accoglienza. Con Fausto e Michele, oggi detto “Michel le Renard”!

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