Volevo tornare a compiere una solitaria di ampio respiro, e cosi ho stabilito che per mettere a segno il mio progetto, l’Aig. de Bionassay poteva fare al caso. Percorso il chilometrico ghiacciaio del Miage per intero, da La Visaille al rifugio Durier poco al di la’ del confine Francese. Constatato la presenza del gestore (pensavo fosse incustodito!) e di alpinisti tutti Francesi, io ero l’unico Italiano quel giorno. Mi ci sono occorse ben 6.30h di marcia per coprire i 10km, (tanta e’ l’estensione del Miage) nel senso della lunghezza. Nella parte finale del percorso dove il ghiacciaio s’impenna a formare una barriera e’ stato inevitabile l’uso dei ramponi per superare l’ostacolo. L’indomani la prima parte della cresta alla Bionassay non opponeva ostacoli di rilievo. Ma ben presto mi trovo a dover compiere uno sforzo di volonta’per superare un verticale salto roccioso di una 60a di mt. che mi ha messo a dura prova. Forse non sara’stato nemmeno 3° ma va detto che ero slegato, mentre tutti gli altri invece giostravano con le corde. Meglio al di sopra del salto ormai solo piu’una crestina di neve fino in vetta. Affrontato la discesa nello stesso modo di come l’avevo salita, cioe’ disarrampicando cercando di non commettere il ben che minimo errore.