Bieteron (Monte) da Estoul

Bieteron (Monte) da Estoul
La gita
ste_6962
4 08/04/2017
Accesso stradale
si arriva a Estoul senza alcun problema
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
1900

prima uscita della due giorni in Val d’Ayas, avevamo due possibili mete per la giornata odierna, e alla fine poi la scelta è caduta su questa cima. Siamo partiti da Estoul intorno alle 9.00 con una bella giornata di sole e cielo sereno, con temperatura elevata e assenza di vento. La prima parte della salita si è svolta su sentiero senza neve (solo qualche macchia nel bosco iniziale). Poi raggiunta la lingua di neve che ancora copriva la pista, abbiamo seguito la linea della seggiovia fino al suo termine, poi dall’alpeggio Litteran in poi il terreno si presentava ben innevato, con neve compatta e portante, infatti noi abbiamo deciso di salire utilizzando piccozza e ramponi. Salito bene e senza problemi il bel crestone, con tratto finale sotto l’anticima abbastanza ripido, ma che non ha creato problemi. Poi segue la bella crestina di neve e misto abbastanza aerea ed esposta, niente di difficile ma richiede attenzione e neve assestata (o meglio ancora roccette pulite). Con qualche piacevole tratto di arrampicata su neve e roccette siamo arrivati sotto la cresta finale, di nuovo ripida, e con piacevole salita (picca e ramponi tenevano decisamente bene e non si sfondava!) siamo arrivati in cima. Saliti in cima in quasi 3 orette, ma guardandoci intorno e senza correre. Una sosta di quasi 1 oretta e poi siamo scesi. La discesa è stata più faticosa del previsto, in quanto la neve era piuttosto allentata, e nonostante le ciaspole ai piedi in vari punti si sfondava. Una volta arrivati all’Alpe Litteran, abbiamo traversato a destra, oltrepassata la conca del lago omonimo e siamo scesi fino a intercettare la stradina che sale al Rifugio Arp. Infatti non dovevamo rientrare a Estoul, ma raggiungere il rifugio, come da programma, avremmo pernottato. 1 oretta di faticosa risalita su neve a tratti ridotta a poltiglia e sfondosa ci ha condotti infine davanti alla porta del rifugio. Una gita sicuramente piacevole ed interessante, con uno splendido panorama dalla cima, e condizioni di innevamento tutto sommato discrete. Come già riportato prima, siamo saliti utilizzando picca e ramponi in salita, le ciaspole sono servite solo in discesa e per arrivare al Rifugio Arp. Oggi solamente noi su questa cima, nessun incontro fatto. Le condizioni attuali per salire le cime della zona sono buone al momento, a patto di partire presto e scendere non oltre le 14 nel pomeriggio, in quanto il caldo rende la neve davvero allentata e sfondosa, rendendo le discese davvero faticose e poco piacevoli.

Finalmente una bella gita dopo 1 mese di sosta dovuta al meteo sfavorevole e alle condizioni delll’innevamento poco propizie per fare belle uscite in sicurezza. A mio avviso il tratto di cresta tra anticima e vetta non lo vedo solo BR, ma BR/F in quanto spesso si percorre con i ramponi ai piedi, è abbastanza affilato ed esposto, non proprio banale. Oggi il Gruppo Camosci del CAI Ligure Genova era in azione in Val d’Ayas, oltre al sottoscritto erano presenti Fabiano, Maria Carla, Alessandro, Giorgio e Jagoda. Compagnia sempre di gran livello, è un piacere condividere salite (discese) e cime con loro! Decisamente soddisfatti di questa gita, anche se la discesa e la successiva salita al rifugio non sono state propriamente il massimo della vita! Ma con il gran caldo di oggi ci poteva stare, fa parte delle regole del gioco!

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