Bianco (Monte) dal Refuge des Grands Mulets

Bianco (Monte) dal Refuge des Grands Mulets
La gita
rok1976
5 21/05/2017
Accesso stradale
ok
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa pesante
Quota neve m
1900
Equipaggiamento
Scialpinistica

Ma che bellissima Odissea! Sabato: partenza dal parcheggio del tunnel alle ore 8. Dopo aver preso il sentiero sbagliato, con la speranza di poter evitare il traverso alto che porta al ghiacciaio dei Bossons (che sicuramente avrebbe scaricato dopo la nevicata del venerdi), ci ritroviamo mesti mesti di nuovo alla macchina tre ore dopo… Eh no, altri passaggi non ce ne sono.. Risaliamo dal sentiero giusto, gia’ stanchi:), che e’ quello che segue abbastanza fedelmente la vecchia funivia fino all sua stazione intermedia (sci ai piedi verso i 1900). Dalla stazione si sale ancora per un 70-80 metri di dislivello, e poi non resta altra scelta che fare il traverso, che pero’ a quell’ora li’ aveva gia’ scaricato – non tutto magari, ma tant’e’.. Rampant e attraversiamo (abbastanza esposto), perdendo poi una trentina di metri fino al ghiacciaio dei Bossons. Li’ ci leghiamo e proseguiamo sulla “jonction”. I passaggi sono abbastanza buoni, ciononostante per un breve tratto di tolgono gli sci e si attraversa su ponti piuttosto esili, che per fortuna hanno retto anche alle 5 del pomeriggio… Dopo la jonction ci sleghiamo, e senza piu’ difficoltà, raggiungiamo il rifugio un’oretta dopo. Trattamento dignitoso e non caro, a parte se prendi qualcosa “extra”, oltre alla mezza pensione. Preziose le indicazioni del rifugista sulle 2 possibili vie e condizioni! Domenica: Colazione a partire dall’una e mezza, ma noi ci alziamo con comodo alle 2, per aspettare che battano traccia:). Circa metà di gente fa la via sulla spalla, e metà quella piu’ facile, ma per un tratto sotto i seracchi. Noi ci uniamo alla seconda metà. Bellissimo lo spettacolo di frontali che sale sotto una stellata pazzesca, con le luci di Chamonix proprio sotto di noi. Presente da 50 cm (al rifugio) fino a un metro di neve fresca (in alto). Subito ripido, spiana dopo sulle “Petites Montées”, dove si fa giorno. Spettacoli glaciali indescrivibili! Si e’ esposti al tiro di seracchi enormi per circa 15 minuti. Ci si sbriga… Poi ci sono le “Grandes Montées” e la salita sul Dome de Gouter, deviando pero’ a sinistra un 100 m prima della sua rotonda cima, per raggiungere invece la Capanna Vallot. Li’ abbiamo tolto gli sci, ci siamo ramponati e abbiamo proseguito sulla estetica Arête des Bosses, con una certa stanchezza.. Meteo perfetta.. questa cresta non e’ poi cosi’ breve, e nemmeno cosi’ facile (forse anche la quota gioca un ruolo, ma comunque…). La prima “Bosse” ghiacciata o in neve dura, poi neve fresca facile per la seconda. Segue una breve crestina esposta ed aerea (da PD pieno), e poi un pendio ripido, ma ottimo grip dei ramponi. La terminale si passa con facilita’, e ci sono anche delle corde per facilitare il passaggio. Poi niente più difficoltà fino in cima. Ri-discesi fino alla Vallot, mettiamo gli sci e sciamo su neve gia’ arata dai passaggi, ma comunque bella, fresca, profonda, solo a tratti appesantita. Non ce la godiamo appieno pero’ perche’ siam troppo stanchi, zaini pesanti, e molta attenzione ai buchi nel ghiacciao, che sono sempre ben presenti e numerosi. Cosi’ fino alla jonction, un po’ piu’ delicata al ritorno. Il traverso lo passiamo tipo alle 6 del pomeriggio, la neve stile granita – pappetta ha tenuto, c’era una bella traccia presente. Poi dritti giu’, ancoa bella neve, stranamente piuttosto ben sciabile, fino ai 1900, e su sentiero fino all’auto (ore 20:30 circa). Gita non banale. Splendida! Un grande grazie al Mario per la compagnia!!

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