Salita pernottando al rifugio Monzino. Attualmente il passaggio sul ghiacciaio del Freney è piuttosto agevole, e conduce direttamente all’attacco delle cenge Schneider. Anche il resto della salita è in ottime condizioni, compreso il passaggio in cresta tra le 3 vette della Blanche (la prima delle quali raggiunta dopo 9 ore di marcia dal Monzino). Discesa sul col de Peuterey e proseguimento per il Grand pilier d’angle: la terminale si passa sulla sinistra, poco distante dal couloir Eccles che è impraticabile perchè ridotto a ruscello nella parte bassa. Il percorso verso il Grand pilier d’angle non è obbligato, con tratti di misto che costringono a mantenere i ramponi. Alle 17,30 (a 15 ore dalla partenza dal Monzino) abbiamo bivaccato pochi metri sotto la quota 4308, dove si trova un’ottima piazzola, sebbene esigua, per 2 persone. La cresta di Peuterey è ancora quasi tutta in neve (tranne un breve traverso di pochi metri con ghiaccio affiorante, dove abbiamo messo due viti, e un tratto di pendio nella parte centrale) e ottimamente tracciata. Con tali condizioni, in 2 ore siamo usciti sulla vetta del Bianco di Courmayeur e in 30 minuti (con brevi tratti in traverso in cui comincia ad affiorare il ghiaccio) sul Bianco. Discesa in 3 ore all’Aiguille du Midi e rientro in funivia.
Salita di Luca con Pietro Picco, neo-guida alpina, a cui va un particolare grazie per la professionalità (sia nelle capacità tecniche, sia nell’infondere sicurezza), unita ad amicizia e umanità. Con lui (in precedenza, insieme alla guida Luca Argentero) sono state possibili tutte le più impegnative salite nel gruppo del Bianco (traversata delle Grandes Jorasses, Aiguilles du Diable, cresta del Brouillard).