Assai spassosa la parte alta della salita al Corno Bianco, quanto tediosa la discesa nella parte bassa, dove hanno pensato bene di piastrellare il sentiero attraverso i prati, rendendolo scomodo e molto scivoloso se bagnato (si tratta proprio di piastrelle di porfido affiancate invece che gradinate!).
Molto bella, dalla vetta, la panoramica del sottostante burrone del BletterBach.
Per asciugarci dalla neve di ieri in Val di Funes, oggi ci siamo spinti un po’ più a sud.
Fohn al mattino e tempo incerto al pomeriggio, sicchè il Corno Nero dovrà attenderci ancora un po’ (in alternativa abbiamo fatto una capatina al lago di Carezza, per scoprirne la ragione di tanta fama: in effetti è talmente spettacolare che si comprende l’accanimento turistico che lo circonda!)