Bianco (Corno) dalla Val Vogna per il Rifugio Carestia

Bianco (Corno) dalla Val Vogna per il Rifugio Carestia
La gita
viper
5 09/08/2020

Sabato, arrivando a Ca’ di Janzo, abbiamo cominciato a vedere auto parcheggiate lungo la strada da ben prima della frazione…così abbiamo dovuto aggiungere un km e quasi 100 m di dislivello alla già lunga gita. Mi chiedevo se fossero andati tutti al Corno Bianco, ma poco dopo abbiamo saputo che c’era una ricorrenza all’Ospizio Sottile e la folla si era diretta la’, con tanto di servizio di trasporto in elicottero per chi non se la sentiva di camminare :).
A parte questo inizio, la gita ci è piaciuta molto: come riportato da altri, l’ambiente è selvaggio e i panorami vastissimi.
Abbiamo pernottato al rif. Carestia, che ci ha riservato un trattamento eccezionale: è un rifugio piccolo ma molto accogliente e curato, e i gestori gentili e prodighi di informazioni per la salita al Corno Bianco.
La domenica siamo partiti alle 6.20, in vetta in 3h:50′.
L’avvicinamento fino al passo Artemisia è su buon sentiero; il tratto delle catene (in ottimo stato) è facile, anche se richiede le normali cautele dei passaggi esposti. Essendo con mio figlio di 10 anni, ci siamo legati e siamo saliti in sicurezza, ma le (tante) altre persone incontrate erano “in libera”. Diciamo che una longe forse è la scelta migliore, specie in caso di rocce bagnate.
Dopo il tratto con le catene essenzialmente si affronta un primo canale ampio, poi una cengia adduce ad un secondo canale più stretto, e poi si percorre la cresta sino in vetta (ultimi 100 metri di dislivello). I passaggi sono semplici e divertenti, a mio giudizio il rischio maggiore è dato dalle pietre che le persone sopra possono far cadere (cosa successa almeno tre volte durante la nostra gita), per cui il casco è indispensabile, ma stranamente eravamo gli unici ad averlo.
In vetta buon panorama, con qualche nuvoletta che però non ha celato il Rosa (magnifico da qui). Impressionante la vista della cresta dell’Uomo Storto.
Discesa con cautela fino alla base delle catene, poi rientro senza storia ma piuttosto lungo.

Gita a mio parere molto consigliabile: non ero mai stato da queste parti e la Val Vogna mi è piaciuta molto. L’itinerario è completo, con un buon avvicinamento e una parte alpinistica non breve, sicuramente più impegnativo di altri gradi F.
In compagnia di Riccardo, che a 9 anni e 11 mesi ha avuto passo fermo e forza (e voglia) di accompagnarmi su questa cima.

Link copiato