Beth (Punta del) o Bric di Mezzogiorno da Pattemouche

Per la salita seguito l’itinerario proposto: fino ai Forni di S. Martino neve trasformata e portante, il manto comincia però ad assottigliarsi. I dossi sono decisamente ripidi, risalito il primo in racchette su crosta non portante che cedeva il posto a neve inconsistente (faticoso), il secondo fortunatamente su neve umida con fondo duro dopo aver calzato i ramponi (e la picca non ci sarebbe dispiaciuta, ma non l’avevamo). Ancora neve fresca umida e tendente a formare zoccolo sugli ampi pendii che precedono la bellissima crestina sommitale, tutti da tracciare. Per la discesa ci siamo fatti tentare dai bei pendii a sx del percorso di salita, spostandoci così nel vallone che conduce al colle del Beth (visti dall’alto due ski-alp che scendevano), da dove però risulta pressoché impossibile continuare fino alla strada di fondovalle per la ripidità dei canaloni sui quali si finisce (gli ski-alp stavano tornando sui loro passi!). Quindi risalita di 150 m di dsl e traversata fin oltre la cresta NO del Monte Pelato e poi giù (finalmente!) per dolci declivi e gobboni a raggiungere la pista di fondo sotto il rifugio Troncea. La gita si è in questo modo allungata oltre le nostre intenzioni, di certo possiamo dire di aver esplorato un bel pezzettino di Val Troncea! Ambiente e panorami spettacolari, nonostante il cielo lattiginoso. Giornata calda, appena un po’ di brezza fresca in vetta.

Con Tiziana in racchette e Roberto in sci. A loro va il mio grazie per esser riusciti a portare a termine anche questa piccola avventura.