Bessanese (Uja di) – Spigolo Murari

Bessanese (Uja di) – Spigolo Murari
La gita
anthas04
4 12/08/2011

Gita già descritta dall’amico (ottimo climber) Gianni. Aggiungo solamente alcune considerazioni/integrazioni. Nonostante le difficoltà contenute a livello di arrampicata(III- IV)la via non è assolutamente da sottovalutare sia per l’esposizione sia per la lunghezza dell’itinerario.Il primo tiro é scarsamente proteggibile (utili friend medio/piccoli) e caratterizzato da roccia molto instabile(attenzione in sosta alle micidiali pietre che arrivano proprio lì!! Il tiro successivo si può fare tranquillamente in conserva e si guadagna già un buon dislivello. Il tiro per raggiungere la prima sosta a spit non é difficile ma instabile e poco proteggibile (utili friend medio/piccoli) . Successivamente si segue fedelmente lo spigolo su esposizione adrenalinica. Veramente fantastica!!! L’ultima lunghezza prima della cengia che porta alla Baretti é molto facile ma la cengia va percorsa con cautela e prima di giungere alla punta Baretti é indispensabile riguadagnare il filo di cresta che conduce al culmine (espostissimo)! Dalla punta ancoraggio presente per doppia nel vuoto di circa 15 m. Segue facile cresta che conduce alla Punta Tonini con la Madonnina di vetta. La discesa non é banale. Dopo la vetta proseguire pochi metri sulla cresta poi scendere portandosi a sinistra sulle pareti verso il Gastaldi (si deve vedere il fondovalle dal lato italiano).Ci sono dei segni bianchi ma nella prima parte sono poco evidenti. Dopo ok. Se si scende troppo dritti sul versante francese é facile inguaiarsi seriamente (stava per succedere a noi).Attenzione massima in caso di scarsa visibilità. In pieno versante italiano parte una prima doppia su cordini, (attualmente 2 kevlar e 1 dynema), che porta ad un comodo terrazzo. Da qui due soluzioni: o scendere per la via segnata in bianco come abbiamo fatto noi credendola più sicura (in realtà da disarrampicare con rischio elevato di caduta pietre); oppure scendere nel canale ove é ben visibile il primo ancoraggio su fettuccia con maillon; probabilmente la soluzione più rapida . Giunti sul nevaio/pietraia si é fuori dalle difficoltà ma il viaggio di rientro é ancora mooolto lungo!!

Ottima compagnia di Gianni ,Marco e Paolo con i quali c’ è stato grande affiatamento per tutta la durata del percorso sia nei momenti tecnici che in quelli più frivoli. Con marco effettuato mega reportage fotografico. Complimenti anche alle mie figlie (Donatella e Federica) ed alla figlia di Paolo (Irene) che son salite al rifugio in meno di due ore con scarso allenamento. Un ringraziamento al gestore ed ai suoi collaboratori/trici per l’ottima ospitalità e l’ottima cena. Raccomando a quanti intendano intraprendere la salita descritta di chiedere informazioni al gestore e di attenersi scrupolosamente a quanto egli consiglia

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