- Accesso stradale
- Soliti lavori in corso sulla A5 costringono vari cambi di carreggiata, idem sulla SS26 con sensi unici alternati. Si sale fino ad attacco sentiero.
Si trovano le prime lingue di neve già a 2400 poi più continua da 2500 in su. Solo nella parte mediana del canale, che è scoperta, trionfano i detriti mobili e ogni passo è una scommessa. Solo quando si arriva su di una pietra stabile ci si può rilassare, un po’ come giungere in sosta alla fine di un tiro infame. Poi di nuovo neve nella parte alta, che è la più ripida prima del colletto dove resiste una cornice facilmente passabile sulla sinistra (faccia a monte). Dal colletto in vetta: facili sfasciumi su esili tracce che si risolvono in una manciata di minuti. Discesa rapida raccordando i vari nevai. meglio approfittarne finché dura questa poca neve, solo per amanti del genere. Oggi discreto rigelo, in alcuni brevi tratti si saliva sulle punte dei ramponi e in discesa faccia a monte. Per il resto abbastanza scorrevole. Montagna con poco dislivello e spostamento ma che impegna quanto basta. Vistose scariche un po’ ovunque. Nessuno in giro.
Lungo il percorso non sono presenti edicole votive e non c’è croce di vetta, ma è come se ci fossero: nei tratti detritici, attratti da sonore invocazioni, sono possibili visioni e fenomeni mistici di varia natura. Buone cime a tutti! 😜