Bernina (Piz) Biancograt

Bernina (Piz) Biancograt
La gita
tuttobuono
5 29/06/2019
Accesso stradale
sotto la stazione ferroviaria di Pontresina, lungo il fiume, c'è il parcheggio a lungo termine

Saliti il venerdì lungo l’interminabile Val Roseg alla Tschiervahütte (bellissimo rifugio, organizzato e confortevole, ottima accoglienza, cena così così ma siamo in Svizzera …). Il sabato partenza alle due e mezza lungo l’ottima traccia segnalata da catarifrangenti, salita al passo agevole lungo il pendio nevoso di destra in ottime condizioni (non è necessario percorrere la via attrezzata sulla parete a sinistra). Dal passo, prima sezione di roccia praticamente pulita (fatta tutta senza ramponi), con doppietta finale per raggiungere l’inizio della cresta di neve. Cresta nevosa in ottime condizioni: tutta in neve, a parte 70 metri di ghiaccio morbido e non spaccoso. L’ultima parte, tra il Pizzo Bianco e la vetta del Bernina, tutta praticamente pulita (fatta senza ramponi), bella aerea divertente, tecnicamente più facile del previsto (passaggi di IV non ne abbiamo visti …) e attrezzata con chiodi nei tratti più delicati. Discesa al Rifugio Marco e Rosa lungo la normale che, rispetto a quando l’avevo percorsa diversi anni fa, mi è sembrata sempre più un “ravanaio”, soprattutto l’ultima parte prima del rifugio, causa anche il disgelo dei ghiacciai. Rifugio Marco e Rosa pieno, pernottato nella Capanna invernale, cena buona, ma rifugio peggio organizzato rispetto a quello svizzero (niente acqua, lunga attesa per l’assegnazione dei posti, tariffe elevate con poca elasticità: volevamo saltare la colazione ma non ci siamo riusciti …). Domenica tranquillo e bellissimo completamento della traversata lungo il ghiacciaio sotto il Bellavista, la cresta della Fortezza, l’Isla Persa e la lingua terminale del ghiacciaio di Morteratsch.

Salita bellissima e “mitica” che ha rispettato le attese, l’abbiamo trovata impegnativa più sotto il profilo fisico che sotto quello tecnico. Poche cordate impegnate sul percorso, il che ci ha consentito di godercelo appieno. In discesa lungo la normale incroci di corde dovuti soprattutto alle guide che hanno fretta e “devono” superare … Molto bella anche la lunga traversata del terzo giorno fino a Morteratsch (secondo me, più bello e più completo rispetto a risalire a Diavolezza).
Giornate caldissime, ma la via è tutta piuttosto al riparo da pericoli oggettivi (a parte forse l’ultimo pezzo della salita a Fourcla Prevliousa, che però si fa all’alba ed era in ottime condizioni).
Gita sociale della Giovane Montagna di Genova, 4 i partecipanti: io, Paola, Alberto e Ferruccio, il “local”, ottimo organizzatore!

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