








- Quota neve m
- 1400
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
- Traccia GPX
- Traversata Rocca Bernauda
Gita lunga, complessa ma molto remunerativa, sia dal punto di vista tecnico che per lo splendido ambiente, giustamente quotata Osa. -5° alla partenza con neve continua sin da Pian del Colle, anche se tutto sommato in quantità minore di quanto mi sarei atteso.
Superato il ponte della Fonderia siamo saliti verso il gran canalone che caratterizza buona parte della salita, su neve fin da subito bella dura, (rampant pressoché indispensabili), sino a giungere, nella parte alta, sotto una barretta rocciosa. Qui si può scegliere se andare a destra verso il colle, ma abbiamo preferito calzare i ramponi e salire dritto per dritto i non difficili canalini che solcano la barretta.
Giunti nella conca superiore ci siamo diretti a sinistra verso i canali che scendono dalla vetta verso sud.
Qui la musica cambiava: circa 50 cm. di neve recente e umida per circa 200 metri di dislivello. Li abbiamo valutati abbastanza sicuri da salire a piedi ma quanto a scenderli in sci in cinque ci è parso azzardato anche perché la temperatura verso mezzogiorno era abbastanza alta.
Abbiamo quindi pensato di fare la discesa in traversata in direzione del Colle di valle Stretta, un itinerario comunque non banale e in ambiente superbo. Nella parte alta non bisogna lasciarsi attirare dallo scendere direttamente invitanti pendii che porterebbero sui salti. Si traversa la vetta verso nord e si scende per un centinaio di metri verso una spalletta da cui si individua un punto debole nella bastionata nord-ovest che permette di attraversare alcuni canali e poi per pendii via via più aperti e piacevoli scendere verso ovest con un ampio semicerchio da desta verso sinistra.
Sempre stando sulla destra orografica del vallone che scende dal colle di Valle Stretta si arriva al ponte a monte del Ponte della Fonderia e da qui per tracce e stradine ben innevate, ma frequentatissime da pedoni, ai Rifugi prima e a Pian del Colle poi.
In qualche tratto della parte mediana un pò di farinella accumulata, e, più sotto, primaverile.
Con il fido Pier e i duri di Bardo Samantha, Aurelio e Danilo che nella discesa del lungo piano sotto ai Rifugi ci ha dato un provvidenziale traino ‘a corda’ con la motoslitta…