- Accesso stradale
- In autobus a La Thuile
Come sempre ho scoperto solo “in corsa” il miglior sentiero di salita. Ero convinto che il modo per salire al Belleface fosse di cominciare a risalire il ripido pendio direttamente da Pont Serrand, e così ho fatto. E grande è stata la sorpresa quando, arrivato a Replan, ho visto quell’ameno pianoro con laghetto, i fili ed i picchetti tipici dei pascoli, un tubo dell’acqua ed un marcato sentiero che puntava verso il Vallone d’Orgeres.
Dal piano salita alla vetta senza problemi, il percorso viene da sé (il fiatone anche). Panorama davvero stellare, nonostante la copertura su parte delle creste; Rutor, Chateau Blanc e valle del Piccolo San Bernardo come in vetrina. Di contro, vento gelido, impietoso e implacabile, che non ha concesso un attimo di tregua.
In discesa, arrivato al pianoro, ho seguito le tracce di sentiero che prima tagliano in costa il pendio del Belleface, poi entrano nel vallone, attraversano il torrente e si congiungono con il sentiero 12 per il Col d’Orgeres. Il bivio non è evidente, ho messo un ometto che magari serve. Dal vallone d’Orgeres penso che ci siano ancora altri percorsi che portano al piano di Replan.
Naturalmente nessuno in zona, solo due pastori alla partenza ed una coppia di coturnici.
Anche oggi con Frank, tenuto part-time al guinzaglio per ridurgli il raggio d’azione.
E grazie riconoscente alla moglie per il recupero a Pre Saint Didier e il coffee-break.