Sentiero di salita alla Bellavarda praticamente pulito ad eccezione di qualche piccola lingua di neve molle a monte dell’alpe Bellavarda superiore. Rimane qualche residuo nevaio di modesta estensione fra la Bellavarda e la Marsé, anche qui parecchio sfondosa (utili le ghette). Un po’ di attenzione é richiesta solo nel tratto finale per la Marsé, dove si trova ancora un po’ di neve fra le pietre, e sull’erba, qua e là scivolosa, dei pratoni percorsi in discesa per ricongiungerci con l’itinerario di salita poco sopra l’alpe Bellavarda superiore.
Sole caldo sin dal mattino, un po’ di foschia specie verso la pianura e nuvole in formazione sui rilievi, cosa che però non ci ha impedito di apprezzare il bel panorama sulle montagne delle valli di Lanzo e della valle Orco. Percorso sempre ripido ma molto suggestivo, in modo particolare dalla chiesa di San Domenico in su dove la vista può spaziare sino al lago di Monastero, alla Rossa, all’Aggia e ai vari alpeggi sparsi per la vallata.
Anche oggi con Tiziana in una gita particolarmente azzeccata. Sull’Uja di Bellavarda siamo state raggiunte dalla simpaticissima gulliveriana strisulina e dai suoi altrettanto simpatici amici, con i quali abbiamo poi condiviso la traversata alla Marsé e la discesa, trascorrendo così la restante parte della giornata in piacevolissima compagnia a parlar di montagne e non solo! Un saluto a tutti con l’augurio di rivederci presto, magari alla scoperta di qualche monte delle “vostre” valli.