Barrouard (Monte) da Rivotti

Come già descritto da Franco@A, arrivando in auto a Rivotti conviene superare la strada asfaltata con l’indicazione per i laghi Sagnasse e parcheggiare in una piccola piazzola erbosa sulla dx. Non ci sono paline che segnalano il sentiero che parte da qui, ma solo un segno bianco-rosso sul lato di una casa con una scritta sbiadita (“La Vi’ d’la Pala”, sembra). La traccia che sale dal sentiero balcone verso il Gias Giom non è indicata, ma si individua facilmente, così come si raggiunge agevolmente la dorsale del monte Barrouard senza passare per il Gias Giom, perché sono presenti tracce di passaggio. Senza problemi anche l’attraversamento del pianoro per i laghi Sagnasse. Gita senza difficoltà oggettive di medio sviluppo e dislivello.
Prima volta per me in Val Grande e non potevamo scegliere giornata migliore di questa per vederla in tutto il suo splendore.

Grazie a Elio, Franco e Claudio per avermi assecondata nella scelta della meta. Una curiosità: dalla cima, oltre a rimirare e nominare le punte visibili delle valli di Lanzo (e non), siamo rimasti parecchio ad osservare il Corno Bianco, con Claudio che ci illustrava la via di salita dalla valle Orco ed Elio che ci diceva dove si potrebbe passare salendo da Rivotti. Una volta a casa scopro che sul Corno Bianco c’era una gulliveriana, strisulina: peccato non esserci incontrati!