La via segue in modo logico lo spigolo su una parete estetica e imponente.
Alcuni tratti di bell’arrampicata sono inframezzati da altri più discontinui o su roccia meno solida o lichenata.
Anche se tutte le soste sono a spit (e con cordoni di collegamento un po’ logori), la chiodatura è sovente ariosa “da montagna”, ma perlopiù si integra bene con qualche friend, facendo attenzione al tiraggio corde.
Dove le difficoltà diminuiscono si allungano le distanze tra le protezioni e quelli sono anche i punti dove solitamente la roccia peggiora, aumentando così l’impegno. Proprio per questo il grado TD- mi è sembrato giustificato anche in assenza di passi particolarmente severi.
Tiri lunghi che richiedono una buona gestione delle corde con numerosi allunghi e sfalsamento.
All’attacco c’è, in basso, un chiodo con cordone, poi, alcuni metri più su, un vecchio cordone sbiadito e finalmente, vagamente visibile dalla base, il primo spit piuttosto lontano da terra.
Il quarto tiro ha la sosta su due spit pochi metri sopra la cengia, visibile solo dopo aver superato la breve placca con spit.
Il sesto tiro in partenza va a sinistra prima di raddrizzarsi.
L’ultima sosta, anch’essa a spit, risulta poco visibile, circa 4 metri a destra del cordone bianco posto su masso.