La via è in ottime condizioni a parte il residuo nevaio alla base, la partenza con le scarpette bagnate richiede un po’ di attenzione solo nei primi metri. La chiodatura è in buono stato e mi è sembrata più che sufficiente per l’ambiente, non abbiamo integrato nulla. Grazie alle indicazioni precise dei precedenti relatori ho proposto questa via ai miei soci; laddove i più esperti scrivono che la via è di relax, facile, plaisir, ecc. so di fare una scelta giusta per le nostre più modeste caratteristiche. La via sembra adatta anche per coloro che cominciano a tirare da primi su accenni di V^. In cordata da tre ce la siamo presa comoda lasciando passare tutte le cordate più veloci, guide con cliente, in salita ed in discesa. Dall’ultima sosta procedendo verso sinistra siamo passati sulla sommità del rilievo dal quale si gode di un ottimo panorama, un paio di spit accanto alla lama da afferrare a piene mani e poi si cammina. Con Fabrizio N.A. ai tiri iniziali, Marco (atoki) ai tiri centrali e giuliof ai tiri finali fino alla cima, deciso come sempre col lancio della monetina chi fa che cosa. Durante la mia salita al Mont Gelè avevo già buttato l’occhio su questi evidentissimi rilievi la cui imponenza non sfugge nemmeno all’escursionista più distratto, oggi finalmente ci ho messo le mani! Sopra S3 abbiamo avuto un incastro di corda durante la calata, sono risalito per una decina di metri con l’altra mezza per liberarla lasciando una maglia rapida da 6 mm.