Arnas (Punta d’) o Ouille d’Arbéron Via Normale da Avèrole

Arnas (Punta d’) o Ouille d’Arbéron Via Normale da Avèrole
La gita
amiglio1
4 02/10/2011

Qualche dettaglio in più sulla salita; in alta stagione (rifugio d’Avèrole aperto) la strada che conduce a Plan du Prè è chiusa al transito.
A ottobre il rifugio è chiuso quindi è stato possibile proseguire sulla carrozzabile lasciando l’auto nelle vicinanze del villaggio Avèrole, dove finisce l’asfalto (quota 1990 mt. circa).
Arrivati al rifugio d’Avèrole proseguire per il ben tracciato sentiero che conduce al colle d’Arnas. Trascurato il primo bivio a destra che conduce al colle d’Autaret, a quota 2250 mt. circa, si stacca sulla destra una traccia che inizialmente attraversa il torrente per poi addentrarsi nella gola sotto la bastionata rocciosa della Ouille de la Vallettaz. La si percorre seguendo gli ometti fino al colle d’Arbèron (3020 mt circa). Dal colle, occorre scendere sulla destra di una trentina di metri e attaccare la cresta nella sua parte iniziale (rari ometti), non farsi tentare a tagliare sul versante nord. Qui si incontra un unico passaggio di II grado, non esposto, che dopo pochi metri conduce sulla parte sovrastante, dove la cresta diventa più larga e semplice (grosso ometto). La si segue sul filo, evitando qualche affioramento roccioso sulla destra. Nella parte finale occorre spostarsi leggermente sul versante orientale per evitare l’ultimo tratto di rocce frastagliate ed esposte.
Dalla cima impressionante il salto roccioso sul versante nord. Vista spettacolare, una delle cime più panoramiche in assoluto.
Nota: l’escursione è sicuramente più agevole con la presenza di neve sulle lunghe pietraie prima del colle d’Arberon e sulla lunga cresta finale. A stagione inoltrata il percorso è sgombro da neve, quindi ramponi non necessari anche se noi gli avevamo portati.
Per la salita è consigliabile una buona visibilità, prevedere dalle 4 alle 5 ore, sviluppo notevole.
Era tempo che volevo salire su questa vetta che mi impressionò per la sua imponente mole quando salii qualche anno fa sulla cima della Bessanese.

Gita effettuata con l’immancabile Flavio

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