- Accesso stradale
- Ok fino a Gias delle Mosche, dove abbiamo parcheggiato (asfalto rifatto in buona parte ma cuneette dell'acqua inspiegabilmente in pietra e molto profonde).
Condizioni perfette per la salita all’Argentera: zero neve residua, traccia nel canalone su terreno stabile, e cengia ben percorribile con corde fisse in buono stato.
Siamo saliti il sabato pomeriggio al rifugio Remondino, dove abbiamo beneficiato dell’ottimo trattamento del nuovo gestore e del suo staff.
Stamane siamo saliti lungo la via normale: oltre a quanto detto sopra, aggiungo che rispetto alla mia precedente salita (2007), ci sono dei segni rossi che agevolano molto nel seguire il percorso più facile nella pietraia subito dopo il rifugio, e fino al conoide.
I segni ricompaiono al Pasdo dei Detriti e guidano sul percorso migliore per agganciare la cengia ed evitare errori su terreno esposto.
Per il resto, con la dovuta attenzione, siamo andati e tornati senza problemi.
In vetta panorama eccezionale verso sud, mentre un po’ meno verso nord causa foschie, ma va bene così.
Incontrate una quindicina di persone sulla cengia, ma moltissime salivano nel canalone mentre noi scendevamo.
Giornata ventilata ma la cengia era protetta (vento da W).
Con mio figlio Riccardo.
Un saluto a Barbara e Stefano di Pinerolo, conosciuti al rifugio e con i quali abbiamo condiviso la cengia e la vetta.