- Accesso stradale
- si arriva al Piano della Casa con auto normale basta andare piano
Dopo un pernotto al Rifugio Remondino, si parte intorno alle 7 del mattino per sfruttare ancora un pò di fresco nella salita al Passo dei Detriti. Piccolo inconveniente nell’attraversare il tratto con i grossi pietroni e massi. Nel toglierci le felpe mi è scivolata negli anfratti delle rocce la macchina fotografica. Provato a recuperarla ma impresa impari rinviata al rientro nel pomeriggio. Prima della base del canale dei Detriti ancora qualche attraversamento di nevai residui e due lingue ai margini dello stesso fin quasi allo scollinamento. Imbragati dal Passo in poi e purtroppo nebbie basse che salivano dal versante Chiotas ci hanno impedito di gustare il panorama e la vetta. I timori che avevamo sulla cengia si sono dissolti man mano che la attraversavamo. Basta salire con cautela e attenzione e si fa tutto e i due tratti attrezzati con le corde fisse aiutano. Poi bella la risalita del canale incassato dove abbiamo usato bene mani e piedi sfruttando i numerosi appigli e evitando l’aiuto della corda. Poi l’arrivo felici in vetta per parecchi di noi la prima volta. Panorama lato Piano della Casa accettabile e appagante. Solo la Nord si è negata alla vista per le nebbie. Discesa divertente nel canale stavolta usando qualche volta la corda e poi la cengia che ormai non ci spaventava più. Nel complesso più affaticante e lunga la discesa dal Passo dei Detriti e il rientro al Rifugio.
Poi giustamente testoni grazie al fix Gps fatto nella salita e agli attrezzi recuperati al Remondino recuperata la macchina fotografica con un ingente sforzo fisico. (Spostato alcuni grossi massi). Rientro nel tardo pomeriggio al Piano della Casa alla macchina e beneficiato di un corroborante bagno ai piedi nel torrente. (Acqua gelida di fusione). Degna conclusione davanti a una birra a Valdieri
Con Orlando, Giulio, Davide, Gioele e Federico. Un saluto agli Utenti RRM registrati e non sentiti dall’itinerario. Alle prossime