Argentera (Cima Sud) Via Normale da Pian della Casa del Re per il Rifugio Remondino

Argentera (Cima Sud) Via Normale da Pian della Casa del Re per il Rifugio Remondino
La gita
freehagi
5 03/09/2017

Bei due giorni nelle Alpi Marittime. Saliti sabato primo pomeriggio sotto un cielo grigio con momenti di sole e lievi grandinate che però ci hanno permesso di raggiungere il Rifugio Remondino senza bagnarci. Ottima l’accoglienza al rifugio dove c’era un concerto di musica occitana con fiati, arpa, violoncello, fisarmoniche ed ovviamente la ghironda. Insomma un inaspettato incontro con un gruppo di 11 musicanti che hanno allietato il pomeriggio fino a cena accompagnati da qualche escursionista lanciatosi in balli occitani.
Il giorno successivo siamo partiti alle 7:00 dal rifugio con temperature fresche ma cielo completamente sereno. Il primo tratto dopo il rifugio si sviluppa tra massi incastrati seguendo molti ometti che portano all’attacco del Canale dei Detriti. Da sotto sembra difficilmente percorribile invece, salvo la notevole pendenza, si segue una traccia, oggi gelata, su cui occorre prestare attenzione a non smuovere pietre. Dal passo superato lo sperone ci si affaccia sulla parete Sud-est da dove si vede la cengia da percorrere. I punti più esposti e pericolosi sono protetti da corde fisse su cui ci siamo assicurati con un cordino. Occorre comunque prestare attenzione sia in salita che in discesa nel percorrere la cengia in quanto l’esposizione è notevole. Nell’ultima parte la cengia si impenna e si raggiunge la cima con divertente e facile arrampicata. Dalla cima vista immensa su tutte le cime delle Alpi Marittime e con la suggestiva immagine del mare ligure.
In discesa si disarrampicano molti tratti fino a quando la pendenza della cengia diminuisce.

Oggi con gli amici del Cai di Bussoleno. Un grazie ai gestori del rifugio (molto bello) per l’ottima accoglienza ed in particolare a Franca Torre per la sua scelta di vita. Un saluto a Patrick, uno dei miei alpinisti preferiti, al presidente Chiamparino con cui abbiamo condiviso la serata e la notte al rifugio ed a Lorenzo e sua mamma con cui abbiamo condiviso la salita.

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