Partiti alle 7.30 da Pian della Casa, dopo una breve sosta al rifugio Remondino per un caffè ed una fetta di torta (confermo l’ottima accoglienza della nuova gestione), alle 10.30 siamo al colletto Freshfield.
Saliti slegati quasi fino a cima Genova, poi conserva protetta sul tratto di cresta successivo, mai troppo difficile ma a tratti molto esposto e con qualche esitazione su quale lato della cresta seguire (Abo non aveva ancora revisionato la descrizione…!).
In vetta alle 15.30 (incredibilmente deserta, a parte uno stambecco domestico pochi metri più sotto) in una giornata spettacolare, senza una nuvola ma con una piacevolissima brezza rinfrescante.
Discesa slegati, ma da affrontare con attenzione fino al passo dei detriti e poi con sopportazione ascetica fino al rifugio.
Dopo una meritata sosta con birra gelata, rientro all’auto per le 20.00
Cresta divertente ma da non sottovalutare per la lunghezza e l’esposizione di alcuni passaggi.
Abbiamo portato due mezze corde da 30 metri (per garantirci un’eventuale ritirata con le doppie), fettucce, cordini, qualche rinvio ed alcuni friend medio-piccoli (una dei quali, ahimè, siamo stati costretti ad abbandonare incastrato sul lato est della cresta, poco dopo il passaggio esposto sulla lama…)
Con l’ottima compagnia dell’amico Bruno, sempre una garanzia!
Un saluto ai tre ragazzi di Borgo San Dalmazzo con cui abbiamo condiviso l’interminabile discesa dal passo dei detriti.
Abbiamo lasciato al rifugio Remondino un paio di occhiali da sole trovati poco oltre il colletto Freshfield.