- Accesso stradale
- partiti dalla fine della strada al ponte sul torrente Acqualina(1085m)
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa compatta
- Quota neve m
- 1200
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Saliti passando dal piazzale della stazione sciistica abbandonata (ca 1160m) dove è possibile mettere gli sci (prima solo qualche lingula, sfruttata poi in discesa). Risalite le piste sino al loro termine (quota 1600 m)e proseguito lungo un ripido vallone, attraversando imponenti valanghe e che porta in prossimità della cresta che scende dallo spigolo est del Corna Piana fino al colle omonimo. Da qui, abbiamo risalito la cresta che scende dall’Arera e ci siamo immessi nel bellissimo vallone del Mandrone con una diagonale e infine abbiamo raggiunto (ripido) l’inizio del famoso canalino dove abbiamo lasciato gli sci. Il canalino è attualmente in ottime condizioni ma è sovrastato da una grande cornice di 2-3 metri. Piccozza e ramponi davvero utili per le nostre coronarie. Si guadagna la cresta finale passando tutto a sx sulla cornice (passaggio-chiave, delicato). infine in vetta per la cresta facile finale. Discesa da urlo sul Mandrone e poi con discreta neve primaverile fino ai vecchi impianti.
Gita stupenda per ambiente e per il tratto tecnico finale. Parecchi orobici in giro ma quasi tutti diretti alla Corna Piana. Visto una specie di Hulk che è salito e sceso con gli sci in vetta!
Sempre Grazie a Mauro e a Emanuele maestri di scialpinismo.