Goduria allo stato puro! Fondo compatto con farina leggerissima (20 cm alla base 60 cm all’uscita). Faticosissima la salita degli ultimi 400 metri dove alle volte si sprofondava fino alla pancia. 900 metri di discesa da urlo.
Chiamato la “Combalassa” (vedi guida Monti d’Italia di Ferreri) questo canale è tanto ripugnante in estate quanto grandioso in inverno. Una linea incassata fra alte pareti, full immersion in ambiente magico. In discesa l’ingresso è 50° (20 metri), poi tutto il tratto fino alla barriera rocciosa (che in discesa si aggira a destra) è 45°. Quindi “molla” sui 40° e infine un’autostrada liscia e piatta a 30°-35°. Verso l’uscita ancora un paio di strettoie più tecniche sui 40°.
E’ stato incredibile scoprire una perla di tale valore incastonata in un angolo poco frequentato della Val Pellice. Grazie Walter per averlo condiviso, abbiamo portato a casa un’esperienza indelebile!
Alcuni appunti per gli amanti del ripido: le pareti laterali sono potenzialmente in grado di scaricare imponenti masse di neve nel canale, andateci solo quando l’inevamento tutto intorno è scarso (il canale non prende praticamente sole ma la pareti nelle quali è incassato sono ad est…). Con il caldo può diventare una trappola…
Ah, dimenticavo, la strada per il Prà è innevata, i 5 cm di nevina fresca hanno coperto il ghiaccio e quindi adesso si scende bene con gli sci fino a Villanova.
Ai nuovi adepti del gruppo critiche (RobyL & company) consiglio di non andarci: la trovereste una gita “senza alcun valore scialpinistico”, la prossima volta invece di “sprecare” il vostro prezioso tempo libero sul magico Becco dell’Aquila perché non andate alla Garitta Nuova ? La trovereste sicuramente di vostro gradimento…