Premessa dovuta: la via ha senso come valore storico. Detto ciò, a me è piaciuta. Avvicinamento comodo come da descrizione (NON salire una volta che sul sentiero ci si trova sotto la parete, cioè nei pressi del canale che scende da essa, bensì proseguire fino alla selletta – grosso ometto – e da lì salire per prati: il giro è leggermente più ampio ma meno faticoso). Occhio sul primo saltino, in quanto è sufficiente lo scorrere della corda per bombardare il socio che sta sotto. Per il resto direi che le soste sono quasi tutte messe in posizione abbastanza riparata, sebbene occorra comunque attenzione. Alcuni tratti sono anche belli come scalata, altri fanno semplicemente parte dell’itinerario. Visuale ottima dalla via sulla valle. Consiglio vivamente di astenersi dal percorrerla se qualcuno fosse già sopra (qui non si tratta di ghiaie..). Utile qualche friend. Tiri molto corti ma fatti appositamente per ridurre al minimo il rischio di tirarsi roba addosso. Piacevole chiacchierata in vetta con un paio di ragazzi e una signora saliti per la normale. Comoda discesa per la normale tra ameni pascoli di capre e pecore. Con Diego.