La risalita del ripido vallone che porta alla sella erbosa di quota 1930 è poco agevole per la presenza di numerosi arbusti e cespugli di rododendro. La cresta è ancora tutta pulita, ad eccezione dell’ultima cengia erbosa, sul versante NE, sulla quale si è già fermato un leggero strato di neve dura. Noi abbiamo preferito risalire direttamente il filo di cresta, facile e ben appigliato. Per il ritorno abbiamo percorso un interessante e lungo giro ad anello che dal colletto ad W della vetta scende prima sul sentiero per Cascine di Ormea (segnavia bianco-rosso), poi taglia a mezza costa, all’altezza di uno sperone roccioso, su traccia di sentiero abbastanza evidente e si mantiene sotto la cresta con un lungo diagonale. Raggiunto un boschetto di faggi, la traccia perde leggermente quota ed incontra una sterrata di accesso ad vasca in cemento. Dopo questa costruzione si ritrova il sentiero e si raggiunge l’ampia insellatura di “Prati sopra le Balze”. Qui sulla sinistra parte un sentiero segnato (tacche rosse e bianco-rosse) che rientra verso Valdinferno. Si affronta un tortuoso percorso su buona traccia, sospesa a tratti sopra alte balze di roccia, e passando per la caratteristica forcella detta “La Scaletta” si ritorna sul percorso di salita (bivio nei pressi dei ruderi di alcune case in petra)