Ambin (Rocca d’) da Grange della Valle per il Rifugio Vaccarone, anello

Ambin (Rocca d’) da Grange della Valle per il Rifugio Vaccarone, anello
La gita
giada
5 14/09/2014

Fatto il giro con discesa al lago d’Ambin tagliando dai laghetti sotto alla Ferrand, con questa variante il dislivello sale a oltre 2000 metri, e discesa al rifugio Levi Molinari e Grange della Valle.

Gita sociale del Cai di Loano divisa in due giorni, con pernottamento all’ottimo rifugio Vaccarone. Piccolo, pulito, ottima e abbondante cena, ottima l’accoglienza del gestore Nino e dei due simpatici e coccoloni cagnoloni: Argo e Sara. Vale la pena andarci, sia per il rifugio che per il paesaggio ed il panorama che sono di prim’ordine! Il rifugio chiude questo fine settimana. Interessante il Tour d’Ambin!
Era tanto che volevo andare in questa zona meravigliosa e appartata e finalmente gli amici del Cai di Loano me ne hanno dato l’opportunità! Due giornate splendide, perfette meteorologicamente e per la compagnia. Ottimo sentiero da Grange della Valle (nessun problema con i cani alla malga, alcuni sono legati e gli altri ti fanno le feste) al Passo Clopaca e da li al rifugio su una splendida balconata sulla Val Susa! Dal rifugio verso il colle dell’Agnello bel sentiero per buona parte e poi traccia segnata da ometti fino al colle. Un paio di nevai da attraversare prima del colle. Dal colle traccia segnata da ometti sul versante francese per aggirare i torrioni rocciosi e percorso su largo e panoramico crinale lunare, sempre ben evidente il percorso, da fare con molta attenzione per via dei detriti mobili e dell’ultimo ripido canalino insidioso per via degli sfasciumi e di una placca inclinata e liscia ricoperta di detriti all’uscita del canalino. Ultimi metri prima della vetta sul versante italiano. Panorama fino al Monte Bianco, les Aiguilles d’Arves, gli Ecrins, il Viso…. Subito prima di noi sono saliti due signori che erano al rifugio con noi dove sono poi ritornati.
Ritornati al colle dell’Agnello siamo scesi sul lago d’Ambin prima su traccia e poi su caotica pietraia per andare a tagliare dai laghetti sotto alla Ferrand e da questi con ometti fino al lago d’Ambin. Da qui abbiamo risalito un ripido canale sfasciumoso e pietroso su traccia/sentiero e poi con traccia segnata da ometti e attraversando alcuni nevai siamo giunti al colle d’Ambin e al Bivacco Blais. Sotto al colle i primi incontri con escursionisti, fino a li solitudine totale. Qui ci aspettava la nebbia del versante italiano ed il ripido e malagevole sentiero di discesa…
Alla fine della gita meritata birra al sovraffollato e caotico rifugio Levi Molinari.
Gran bella gita in posti che amo particolarmente, selvaggi, lunari, appartati e poco frequentati! Ringrazio e saluto i miei compagni di questa bella gita: Franco, Claudio, Carla, Luca, Mario, Mino, Peppino, Pippo, e Luca della valle che si è aggregato a noi a Susa.

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