Ambin (Denti d’) Traversata integrale Nord-Sud

Ambin (Denti d’) Traversata integrale Nord-Sud
La gita
abo
27/08/2019

Dice tutto l’incipit dell’ottima relazione del socio: una Traversata d’altri tempi..
Zero tracce dal fondo del vallone de Savine, quindi bella fucilata fino al Col Gargouille tra erba e rocce umide prima, e pietrisco vario e terra poi. Dal colle per arrivare all’attacco della cresta c’è ancora un po’ da camminare, su terreno scomodo e abbastanza ripido. All’attacco abbiamo avuto una piacevole sorpresa: soste attrezzate a fix (nei primi 2 muretti in realtà si tratta di un fix singolo).
Il primo passaggio chiave è senza dubbio il Coup de Sabre, mooolto aereo ma tecnicamente non difficile, attenzione a dove far passare la corda per evitare che il secondo faccia un pendolaccio in caso di scivolata. Non capendo bene dove andare ed essendo attratto dal muretto successivo sopra alla sosta, siamo saliti direttamente dal muro di V (improteggibile ma breve), una volta fuori è possibile attrezzare una sosta a friend per recuperare il secondo vedendolo. Da lì (inaspettatamente) in breve si è in cima al dente nord. Noi ci siamo calati inizialmente verso W, abbiamo ovviamente incastrato la doppia, quindi sono risalito fino in cima dalla variante di IV per andare a scastrare le corde e mi sono ricalato da lì (fortemente consigliato).
Arrivato alla base del dente meridionale sinceramente considerata l’ora e il meteo ballerino (e l’aspetto arcigno del dente visto dal settentrionale) non mi sarei soffermato ma poi il socio ha tirato fuori le paroline magiche (Quando ci capita di tornare quassù?) e quindi abbiamo optato per salire anche il vertiginoso dente centrale. In realtà la salita dal versante SW è esposta solo nell’ultimo breve tratto e sono presenti abbondanti cordoni e un ch. per proteggersi. La roccia non è poi tremenda come la descrivono, ma bisogna essere delicati e accorti. Conviene spezzare la calata in 2 (sosta a fix in cima, scomoda, e poi cordone, il centrale tra i 3 presenti).
La salita al dente meridionale non pone grosse difficoltà, così come la discesa (un minimo da ricercare ma grazie al socio non è stato un problema). Pranzo vista denti dal nodo di confine e poi eterna discesa fino al Lac de Savine, tra pietraie, paretine e nevai, livello di scomodità: girone dantesco, dovete espiare tutti i peccati.
In generale, come già riportato in relazione, tornano utili: friend medi, un paio di chiodini portafortuna, martello, corda da 50m, meteo stabile, tanta pazienza per far passare i noiosi avvicinamento e discesa.
Per non farci mancare nulla anche una bella mezz’ora di pioggia prima di rientrare all’auto, ormai però contenti e soddisfatti.

In compagnia di Marco, finalmente di nuovo a scorrazzare liberi in montagna.

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