Alta Luce o Hochlicht dal Lago Gabiet per il versante sud

Alta Luce o Hochlicht dal Lago Gabiet per il versante sud
La gita
ste_6962
5 05/12/2015
Accesso stradale
nessun problema per raggiungere Staffal
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Quota neve m
2400

Era da tempo che mi intrigava salire questa cima, e il desiderio era quello di salirla nel periodo invernale e/o con le ciaspole ai piedi. Inizialmente avevo pensato di salire dal Vallone di Salza, ma una volta arrivato a Staffal ed avendo notato una nevicata recentissima (arrivata la notte precedente) ho chiesto informazioni ad una guida alpina locale nei pressi della partenza della cabinovia Gabiet – Passo dei Salati dal quale ho capito che avrei dovuto pestare più neve del previsto e non ancora assestata allora ho deciso di utilizzare la cabinovia e salire dal Gabiet. Uscito dalla cabinovia al Gabiet, mi sono reso conto che di neve ne avrei dovuto pestare più del previsto, infatti la nevicata di ieri aveva imbiancato abbastanza il vallone di salita e ho capito di aver fatto bene a salire da questo versante. Traversata la pista mi sono incamminato nel Vallone di Moos seguendo la stradina, calzando quasi subito le ciaspole, trovando neve crostosa che non reggeva molto il passaggio, seguendo tracce recenti di alcuni escursionisti saliti verso il Rifugio Oreste. Nel primo tratto sono salito bene, anche se con qualche sfondamento, poi nei dossi superiori e lungo i pendii che mi hanno condotto al Rifugio Oreste la tenuta gradualmente è migliorata, trovando neve più compatta e trasformata, e altri invece rimaneggiata dal vento e meno solida, ma fortunatamente non è stata troppo faticosa la marcia. Dopo una breve sosta al rifugio, chieste alcune informazioni al gestore, ho capito che non era più salito nessuno da tempo, e che avrei trovato dai 15 ai 30 cm di neve molto recente sul restante percorso, tutta da battere ovviamente! La giornata era splendida, temperatura freddina, visibilità ottimale in tutte le direzioni. Nel vallone sopra il rifugio ho pazientemente battuto la traccia, trovando in alcuni tratti circa 30 cm di neve farinosa e rimaneggiata dal vento, ma sono riuscito a passare senza dover tribolare troppo. Qualche ripida rampa e qualche traverso hanno richiesto una certa attenzione, ma non ci sono stati problemi di sorta. Un ultimo breve strappo e sono arrivato al Colle Salza. Dal rifugio in avanti nessuna traccia, e ho notato che non era salito nessuno nemmeno dal Vallone di Salza. Qui la quantità di neve diminuiva, e fortunatamente era neve generalmente portante e compatta. Tolte le ciaspole, sono salito con piccozza e ramponi, superando qualche tratto ripido e un pò esposto, ma anche piacevole e divertente. I dossi superiori e l’ampio crestone finale avevano tratti di neve accumulata dal vento sopra uno strato di neve dura e in parte ghiacciata, però il più era fatto, e animato dal mio solito entusiasmo ho risalito il costolone fino in cima, raggiungendo prima la campanella e poi l’ometto di pietre della cima vera e propria. Dal Gabiet ho impiegato circa 4,30 ore, però se non fosse stato per la nevicata della notte precedente sarei salito anche più rapidamente, ma dovendo battere traccia ho messo subito in conto che la tempistica di salita sarebbe aumentata sensibilmente. Gitona che mi è piaciuta parecchio, non avrei immaginato che fosse ancora fattibile a inizio dicembre, ma questa è davvero una stagione anomala e particolare, e mi sembrava giusto approfittare delle buone condizioni generali per salire ancora qualche bel 3000! In cima mi sono fermato circa 1 ora, e oggi ne valeva decisamente la pena, avendo potuto ammirare un panorama davvero strepitoso, bellissima visuale sui vari 4000 del versante meridionale del Monte Rosa, ma anche sui più lontani Gruppi del Gran Paradiso, Grivola, Emilius, Monte Bianco per arrivare fino al lontano Monviso. In discesa nessun problema, salvo qualche sprofondamento, dovuto anche alla temperatura che nel pomeriggio si era alzata sensibilmente, ma non avevo fretta e sono sceso con calma, dato che ho dormito al Gabiet, volevo sfruttare adeguatamente il weekend, e il giorno seguente avevo in programma la salita al Corno del Camoscio.

Oggi da solo, dopo varie consultazioni con possibili compagni di gita, nessuno era disponibile e allora ho deciso di partire ugualmente, non avevo nessuna voglia di perdermi un weekend che sapevo sarebbe stato ricco di soddisfazioni…come poi è puntualmente accaduto! Piena soddisfazione e grande gioia per questa salita, il weekend 5-6 dicembre è iniziato decisamente bene direi! Oggi nessun altro ciaspolatore e zero scialpinisti su questa cima, solo molti sciatori ma sulle piste e nessun altro.

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