Alpet (l’) da Maljasset

Alpet (l’) da Maljasset
La gita
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5 02/02/2020
Accesso stradale
a parte qualche brevissimo tratto, strada pulita e percorribile senza problemi fino a Maljasset

parcheggiata l’auto al parcheggio obbligatorio poco prima di Maljasset, ci siamo avviati per le 8.30, meteo ottimo e gran bella giornata, temperatura non particolarmente bassa e assenza di vento. Raggiunta la chiesetta del Maurin, invece che scendere subito nel pianoro sottostante abbiamo erroneamente proseguito lungo la stradina fino ai casolari della Combe Bremond, dove ci siamo resi conto che eravamo “fuori via”, qui, evitando di tornare indietro, siamo scesi direttamente per i sottostanti pendii nevosi, guadando il torrente Ubaye (poco agevole) e riprendendo il grande pianoro situato alla base del gran bosco (Gran Bois su cartografia IGN) dove abbiamo intercettato una pista fatta da alcuni ciaspolatori saliti probabilmente ieri. Raggiunto l’inizio del grande bosco, è presente una ottima traccia battuta da diversi scialpinisti saliti ieri e oggi. Davanti a noi ci sono 12 scialpinisti che hanno ribattuto ottimamente tutta la traccia presente nel bosco. Saliti con una lunga serie di serpentine nel fitto bosco (va detto che in assenza di tracce di passaggio l’orientamento in questo tratto non affatto semplice), su neve generalmente in buone condizioni (trasformata e portante ma sopra erano presenti 15/20 cm di neve recente) ribattendo la pista scialpinistica quindi, a parte qualche piccolo sfondamento si saliva abbastanza bene. Usciti dalla fitta vegetazione, una piccola pausa nei pressi dell’ometto di pietre a quota 2400 m e poi siamo saliti con percorso diretto su un pendio abbastanza ripido, qui su neve compatta e dura (quasi da ramponi..!!) fino a raggiungere la parte superiore del Vallon Ravin de l’Alpet, dove si apre l’anfiteatro finale, qui ci sono due possibilità di salita, noi siamo saliti direttamente per il crestone SO fino in cima, anche qui su neve compatta, dura e portante, più da ramponi che non da ciaspole. Noi siamo saliti in 3.45 ore da Maljasset alla cima, però abbiamo perso almeno 45 minuti per l’errato approccio alla parte iniziale dell’itinerario di salita, il saliscendi con guado del torrente per riprendere la via corretta. In cima pausa abbastanza ridotta rispetto alle nostre abitudini per via della temperatura rigida e del vento che iniziava a diventare fastidioso. Il meteo ha retto bene, oltre le nostre iniziali aspettative, il temuto peggioramento pomeridiano non c’è stato, si è annuvolato e le vette delle montagne più elevate si sono coperte, ma la visibilità è rimasta ottima ed il panorama godibile e non troppo limitato per fortuna. Da segnalare un aspetto non marginale (sopratutto nel caso di rogne e se si dovesse ricorrere al soccorso alpino) in tutto questo angolo della Valle Ubaye zero copertura per i telefoni cellulari di qualsiasi operatore.

Come al solito, anche in questa occasione, la Valle Ubaye mi ha regalato un bel weekend ed una gran bella gita! Avevo notato anni fa l’Alpet e l’anno scorso durante un tentativo di salita alla Tete de Girardin, era una meta che mi ero segnato da tempo e alla prima occasione mi ripromettevo di venire il loco per salirla! Dato che abbiamo voluto goderci il weekend senza dover ricorrere ad una delle solite “levatacce” siamo arrivati sabato e pernottato all’ottimo Gite d’Etape Les Granges di Fouillouse, buona l’accoglienza ed trattamento ricevuti, un saluto a Odilon e Ines (i gestori)! Perchè a Fouillouse vi chiederete…uno dei 2 rifugi disponibili a Maljasset era chiuso e il secondo era pieno zeppo, e il più vicino e comodo come logistica era proprio il Gite d’etape di Fouillouse. Pienamente ripagati della scelta fatta, altra montagna che meritava di essere presa in considerazione! Gita e weekend condivisi in ottima compagnia di Luigi C., Guido, Enrica e Maria Carla del CAI Ligure Genova….genovesi a spasso per le nevi dell’Ubaye!

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