Addocchiata la scorsa settimana dal Ciabertas, questa volta la percorro in veste più invernale: in effetti con le condizioni attuali è più divertente e simpatica rispetto alla versione estiva. Peccato ci fosse solo poca neve e spesso sfondosetta. Salita senza problemi fino al Ciabertas dove incontro, oltre ad un nutrito gruppi di cacciatori, anche due gentili e simpatici escursionisti di Vercelli, che saluto. La parte orizzontale della cresta (fino all’impennata sotto l’anticima) è fattibile tutta senza ramponi, a patto di stare sempre sul filo. Al contrario da dove si inizia a salire per l’anticima ho preferito usare, a ragion veduta, piccozza e ramponi. Prima parte un po’ secca, poi dove si piega leggermente a dx per evitare lo spigolo, dove d’estate sono sfasciumi, c’è un bel canalino sui 40-45° abbastanza esposto. Quindi la cresta continua con poca pendenza e condizioni miste di roccia e neve fino al torrione isolato prima della cima (cercandoli ci sono dei bei passagini sul II°, carini coi ramponi ai piedi). Con un ultimo canalino ripido (dove d’estate c’è il canale-diedro finale) si è in cima.
Con Maurizio e Wild, loro saliti però dalla normale.