Percorso su buona mulattiera, un po’ sporca di fogliame, fino alla borgata Balmetta; nella seconda parte del percorso, in alcuni brevi tratti, il passaggio è un po’ meno evidente, però si riesce comunque a procedere con una buona progressione.
Oggi con l’amico Franco, siamo ritornati nel Vallone della Pëssa. Essendo già di ritorno dalla Testa d’Aj poco dopo le 10, visto che era presto, abbiamo deciso di andare ed esplorare il pendio boscoso che dalla borgata Pëssa sale alla strada carraia proveniente dalla diga del Lago d’Eugio. Come ha già detto Franco, confermo che, in special modo nel primo tratto del percorso, è un ravanamento puro fra i cespugli di nocciolo, si procede come cinghiali, poi migliora con il diradare dei cespugli e la parte finale si supera su pendio in parte pietroso. La strada per ora è innevata, circa un metro, bel panorama sui dintorni. La soddisfazione dell’esplorazione e molta, nonostante la faticaccia profusa per accedervi, ringrazio l’amico Franco per questa per me bellissima giornata.