Bella via, soprattuto il tiro del famoso diedro di 5c (o VI grado per gli amanti delle difficoltà classiche), quello successivo e la fessura dell’ultimo (l’uscita è però su zolle erbose e arbusti vari, prestare attenzione). Presenti uno-due spit o chiodi per tiro. Saltare la primissima sosta che si incontra alla prima lunghezza. Alla prima sosta si può scegliere se: A) andare dritti su placca non difficile ma non proteggibile e poi a destra su fessura e diedro (freccia blu sulla placca e poi chiodo vicino alla fessura), sbucando sulla cengia che porta al diedro (diff. 5a); oppure B) andare a destra seguendo l’itinerario originale e descritto su Rock Paradise (diff. 5b). Per il resto è impossibile sbagliare.
Discesa: sulla destra c’è un “sentiero” pare però scosceso e condito di numerosi rovi (così ci hanno riferito). Noi siamo scesi dallo spigolo con tre doppie belle esposte. Un grazie ai due alpinisti che ci hanno fatto gentilmente passare mentre salivano…qualcuno gentile si trova ancora.
PS: su qualche sito la via è data di V grado o di 5b…personalmente mi pare che la valutazione di 5c (VI-/VI)sia più corretta.
Un grazie ai compagni di avventura e soprattutto a Marco, il mio socio di cordata che si è sparato il tiro del diedro…