- Accesso stradale
- Si arriva al paesino camping di Ailefroide e in centro , per modo di dire, prendere strada che porta a inizio sentiero : c'è parcheggio libero con circa 30 posti
6 cordate, condizioni ottime. La neve sui vari nevai è portante in andata e ritorno se non si fa tardi ma comunque i nevai sono solo un terzo del percorso e la parte finale. Eggià perché non è una via di cresta , che si tiene salendo a dx , ma su neve superando dei salti di roccia che aumentano la difficoltà tecnica a PD , PD+.
Anche noi ci siamo persi dopo il primo salto di roccia perché viene spontaneo andare dritto per gli ometti che in realtà portano ad altre cime e ad una parete famosa di arrampicata Sialouze. È veramente facile perdersi qui.. occorre invece andare a sx sulle rocce lisce erose da un ex ghiacciaio del primo salto di rocce, si troveranno piazzole x bivacco e ometti. Poi un sentiero che attraversa un ghiaione senza prendere praticamente quota che porta al attacco vero e proprio della cresta.
Seguire la traccia fornita!
Attrezzature indispensabile : picca, (per pendii nevosi) ramponi meglio con punte da misto per superare il salto roccioso (balza) per raggiungere “La Banane”, corda 50m (per chi è alle prime armi) per le 2 doppie su questa balza (noi 40m e il tratto mancante si fa.. in realtà i bravi salgono e disarrampicano cercando il percorso più facile a zig zag, ma comunque 30m per proteggere i tratti al inizio su cengia esposta fattibile e il passo espostissimo che per fortuna ha due belle lame che al inizio non si vedono).
Ho messo foto tratta da libro in rifugio du Selè, almeno si sa dove sta La Banane e foto appesa in rifugio del inizio quando si salta su cengia rocciosa e si risale a zig zag puntando allo sperone evidente ps questo è l’inizio del lungo traverso su roccia su e giù che porta ai nevai.
Con la socia Anna