Ailefroide Occidentale Gervasutti-Devies

Ailefroide Occidentale Gervasutti-Devies
La gita
giovarav
5 02/08/2019

Viaggione! al di la delle aspettative: via logica, continua e dall’isolamento garantito. sulle jorasses la coda qui nessuno! Per quanto riguarda le topo su internet spulciando si trova tutto (quasi da togliere l’a-vista 😉 ). Abbiamo scelto la logistica dei nostri predecessori gulliveriani. Qualche dettaglio: canale attaccato 10m a destra della colata d’acqua e usciti proprio sulla cascatella umido ma con roccia più sana. Attacco evidente sulla piattaforma tra la conoide a dx e il fungo a sx (siamo passati sopra il fungo) poi salire verso dx a reperire il primo caminetto, niente da dire sulla via fino alle placche grigie: occhio che sono esposte alla caduta pietre, ora come ora la parete e secchissima e viene giù solo qualche sassolino ma non oso immaginare come sia quando c’è neve in fusione sulla cengia. Cengia: praticamente secca (abbiamo fatto acqua ma non durerà) abbastanza inclinata solo 2 posti semi comodi sulla sinistra (non di più!). Camino dopo la cengia: lo abbiamo fatto ma è meglio evitarlo credo era abbastanza verglassato (scarpette). Camini finali dell’uscita classica ben scalabili con neve e ghiaccio solo sul fondo. Discesa: siamo scesi in “parete” dall’ultima gobba della cresta prima della breche de coste rouge fino a reperire una doppia quindi altre 2 doppie, disarrampicata, 1 doppia, disarrampicata, 2 doppie e ghiacciaio. Ghiacciaio ben bucato e con placcone di ghiaccio per risalire alla VN dell’orientale abbiamo optato per traversare più bassi e risalire la costola rocciosa. Discesa ad Ailefroide: psichedelica. Tempi: avvicinamento 5 ore, 10 ore alla cengia, bivacco, 4 ore in uscita, 2 ore cresta e discesa tecnica, 6 ore discesa VN orientale, farla senza bivacco one push è possibile ma solo con cordate molto allenate e abituate a scalare i 5 in conserva. Due bellissimi e intensi giorni con Fede godendo della logicità visionaria del Fortissimo!

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