Ailefroide Occidentale Gervasutti-Devies

Ailefroide Occidentale Gervasutti-Devies
La gita
attila89
4 06/08/2016

Gita effettuata in due giorni. Partiti da Pré de Mme Carle, iniziamo il un piacevole avvicinamento lungo il Glacier Noir, scavalchiamo con non poche difficoltà il Col de Coste Rouge (la base non ha neve e la roccia è marcissimissima, meglio passare una trentina di metri a destra!). Quindi scendiamo verso la base della parete, a cui giungiamo per una cengia ed un traverso per entrare sull’itinerario.
La prima parte è facilotta, sul quarto, comoda in scarponi ed in conserva lunga. Poi si passa il gran Couloir, pericoloso per grosse scariche di pietre, ma si trova acqua.
Poi la Tour Rouge, dove si apprezzano le scarpette, che inizia con dei bei tiri sul quinto- quinto più in camino e diedro, con belle arrampicate in fessura. Poi a tratti la roccia diventa magnifica, degna della torre staccata in Piantonetto… Non abbiamo preso il diedro grigio ma restati sulla roccia rossa. Per arrivare in cima alla tour rouge, un bellissimo tiro in cresta, dove si tiene il filo, 80 metri con 3 chiodi? su roccia lavorata, stupendo, molto esposto! Esaltante.
Si arriva ad una crestina (adesso rocciosa) che porta alle Dalles Grigie, che si superano in tre lunghi tiri. Si arriva quindi alla Vire en arc de cercle, luogo di bivacco dei primi salitori: a sinistra ci sono due mezze piazzole, più una più larga (ma bagnata). Cena rapida con ottimi spaghettini cinesi, poi perdo al pari e dispari, mi toccherà il posto in pendenza, ma almeno non sbatto la testa contro il tetto!
Notte tranquilla e non fredda, cengia un po’ innevata, aggiriamo camino ghiacciato per la destra. Poi si continua, nei camini finale utili le scarpette (in scarponi non sarei (e non sono) passato. La seconda parte è quest’anno abbastanza innevata, non troppo verglas. E si arriva in vetta.
Discesa: Lunga! il solito merdaio tipico di queste parti…
Non abbiamo fatto una discesa ufficiale, comunque: verso Ailefroide Centrale, quando salto molto verticale traversato per cengia a destra: calata 45 m, poi discesa per qualche centinaio di metri di rocce grigie che portano ad una sosta con 4 chiodi, 50 m fino a neve, risalito per normale Meije Orientale, e giù per il lungo vallone di Sélé. Molta sete, comunque raggiungiamo la macchina prima del buio (stranamente, rispetto agli standard…)

I nostri tempi: Pré de Mme Carle- partenza arrampicata, 6 ore
base arrampicata-cima della Tour Rouge 6 ore
Dalles grises-cengia arc de cercle 2 ore
(bivacco)
cengia arc de cercle-cima 5h30
discesa punta-rifugio Sele 5 ore
Rif Sele-parking Ailefroide 2 ore
Un commento sulla strategia: Seguendo questa strategia, si è quasi sicuri di tornare a casa in due giorni. Però si deve mettere in conto il maggiore rischio di cadute pietre dovute al fatto che il sole tocca la parete nel pomeriggio, soprattutto nell’attraversamento del gran couloir (5 minuti max), e dalla cima della tour Rouge alle placche grigie (veri e propri missili cadono dall’alto, molto pericoloso). Vantaggio di scalare il primo giorno completamente al sole (ed il secondo completamente all’ombra!).
Il bivacco sulla cengia è scomodo, due posti lontani, da legarsi in parete. Comunque, abbiamo dormito abbastanza bene.
Il problema di partire dal basso, è che c’è una grande grande probabilità di bivaccare in punta, o durante la discesa.

La roccia è veramente buona nella prima parte. la parte alta un po’ meno, comunque tutte le lame staccate che ci sono nei camini, tengono (secondo me, grazie ai passaggi). Via completa e totalizzante. Stupenda, da fare!
Si scala abbastanza bene anche con lo zainone, comunque i tiri sono spesso tecnici, si arrampica davvero per tutti i 1100 metri di parete.
Buone indicazioni da camptocamp, dalla maniacale descrizione di Denis Corpet, e grazie alle info-ispirazioni di Olivier di gulliver.
Con Trilly in gran forma (mi ha pure sconfitto a pari o dispari)!

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