Gita molto panoramica, con vista spettacolare dalla vetta. Salita costante, nella prima parte su ampi diagonali della vecchia strada di caccia e dopo l’attraversamento delle due forre, su erba e pietrame in forte pendenza. Traccia quasi sempre ben visibile, tacche di vernice rossa e ometti che facilitano l’orientamento suggerendo il percorso (forse) meno faticoso.
Effettivamente si tratta di una meta poco frequentata (il libro di vetta data 1996 e da allora non sono state riempite poco più di metà delle pagine. Quest’anno eravamo i terzi salitori (o almeno i terzi ad aver firmato il libro). Visti camosci nella parte bassa dell’itinerario. Un grandissimo ringraziamento ai volonterosi che hanno ripulito la prima parte dell’itinerario, liberando il sentiero da erba e felci e rendendo visibile ed agevole la salita verso il primo colle.