Acotango (Volcan) da Pueblo Sajama

Acotango (Volcan) da Pueblo Sajama
La gita
ste_6962
4 17/08/2015

Inizio questo post scrivendo che avrei voluto compiere questa bella salita con una giornata di bel tempo e riuscire a vedere qualcosa dalla cima, ma a volte capita di partire nonostante il tempo molto variabile ed incerto, si decide di tentare….e qualche volta si arriva in cima, come in questa occasione, ma la soddisfazione resta minore, non c’è quella carica di gioia ed entusiasmo che mi pervade quando raggiungo la cima di un 6000. Comunque sia, contento di esserci stato, prendo e porto a casa la cima, che per me significa undicesimo seimila salito, nella mia dimensione di modesto “alpinista della domenica” è un risultato che mi ha lasciato dentro una grande soddisfazione, pur essendo pienamente consapevole che le “imprese” sono ben altre! Inizialmente saremmo dovuti salire il giorno precedente da Pueblo Sajama e montare un campo alto a 5300 metri, ma data la grande variabilità del tempo in questi giorni, i miei amici preferiscono partire direttamente dal pueblo per evitare freddo e possibili disagi legati a nevicate e freddo intenso in quota. Partiamo alle 4,30 dal nostro hostal a Pueblo Sajama e nel giro di 2,30 ore raggiungiamo il punto di partenza. Ma qui, la sopresa è negativa, dato che il cielo è quasi completamente coperto e nevischia, quindi rimaniamo sul fuoristrada in paziente attesa e con molti dubbi in testa…che fare?? Poi, sembra che ci sia una parziale schiarita e Felix (la nostra guida) scende dall’auto e rompe gli indugi…ci chiede se ce la sentiamo di partire e fare anche solo un tentativo di salita. Dopo alcuni minuti e alcune riflessioni tra di noi, alla fine io ed Enrico decidiamo di tentare e, quindi si parte. Dopo circa 30 minuti di cammino il vento abbastanza forte, il freddo ed il nevischio fermano Enrico, che ci comunica la sua intenzione di tornare indietro. Restiamo in lizza io e Felix, per una volta non sono deciso come al solito, non sono convinto e motivato come sono solitamente, e in parte la cosa mi stupisce. Però, dato che secondo la guida la salita sia fattibile, mi da la spinta necessaria, trovo la voglia necessaria e le motivazioni per proseguire. Inizialmente, ci dirigiamo alla base della cresta, ma poi Felix notando un bel pò di neve fresca e ghiaccio sulle rocce iniziali, decide di piegare a sinistra, traversare su ghiacciaio quasi pianeggiante ma con dei penitentes fino alla base di un bel pendio-canale di quasi 300 metri di dislivello e inclinato fino a 40°, che con le condizioni attuali è la via più sicura per tentare di arrivare in cima. Calzati i ramponi e impugnata la picca risaliamo il canale, che in buona parte è di ghiaccio ma con 10/15 cm di neve recentissima ma già dura e ben consolidata. E’ indubbiamente un tratto molto piacevole, peccato solo che si veda poco del contesto circostante. Una volta raggiunta la cresta, quasi tutta in ghiaccio e con penitentes, Felix decide che è meglio procedere in cordata ed ha ragione. Saliti lungo il filo, scavalcati due crepacci non problematici, un tratto di misto facile (passi di I e forse un paio di metri di II) e siamo sull’anticima, dove un tratto di cresta nevosa più aerea ci porta in vetta all’Acotango. Qualche breve schiarita e si vede sotto di noi il grande cratere, l’anticima e la cresta di salita. Ma tira vento abbastanza forte ed il freddo intenso (ben -25° oggi!!), per cui solo poche foto di vetta e poi si decide (giustamente direi..!!) di scendere. Noi siamo saliti in meno di 4 ore, veloci e con poche pause, ormai il mio acclimatamento funziona, sono salito senza faticare nemmeno troppo. Per la discesa ed il rientro al Campo Alto, dove ad attenderci c’era il fuoristrada, meno di 2 ore. Bella salita e gran bella montagna per quel poco che sono riuscito a vedere. Felice di esserci stato nonostante tutto e il meteo poco rassicurante, secondo 6000 salito e soddisfatto anche della mia prestazione personale. Ne è valsa comunque la pena direi, contento della scelta fatta.

Giornata e salita che comunque è da ricordare, soddisfazioni ed emozioni vissute in compagnia di Felix, la mia guida boliviana, che ringrazio anche per avermi spronato e di fatto trovare le motivazioni per arrivare in cima! Grazie Felix, so che mi leggi! Certamente mi avrebbe fatto piacere condividere la salita con i miei amici e compagni di viaggio, trovare una giornata splendida, ammirare panorami immensi e fare un ottimo servizio fotografico di tutta la salita ma a volte bisogna sapersi accontentare. Questo mese agosto in Bolivia il meteo è stato piuttosto anomalo e imprevedibile rispetto alla consuetudine. Infatti nei miei due viaggi fatti nel 1999 e 2010, sempre in agosto….pensate che in 20 giorni di permanenza complessivi, è sempre stato sereno e non ho mai visto una nuvola! Invece in questo agosto 2015 meteo troppo variabile e talvolta instabile.

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