Salire ancora un po' fino a potere attraversare il torrente, in leggera discesa si raggiunge il più evidente camino vicino al filo della cresta (quello più a destra). 1h30 dal rifugio, 3 ore dal parcheggio.
seguire il camino, qualche sosta a chiodi: si alternano tratti facili a tratti più verticali; caratteristico il passaggio sotto ad un enorme masso staccato III, IV).
Arrivati sulla cresta, si attacca il muro (IV, 2 spit); si continua sul fianco ovest, poi sul filo fino ad una calata (25 m).
Si risale una grande placca a 45 gradi, quando più verticale traversare a sinistra per arrampicata (la placca si può passare anche direttamente con difficoltà intorno al V, ma nessuna possibilità di protezione; molto bello).
Quindi seguire alla meglio il filo di cresta (qualche brevissimo tratto in discesa), roccia ottima fino alla vetta (4h).
Discesa:
ritornare indietro per una quindicina di metri fino a raggiungere un’esile cengia: la si segue (qualche ometto) fino alla fine delle difficoltà. Traversare lungamente a sinistra quasi orizzontalmente fino a zone erbose, da lì seguire ometti e un sentiero che porta direttamente sopra al rifugio.
- Bibliografia:
- Labande volume 3