L'assenza di traccia è compensata dalla semplicità dell'idea alla base di questa escursione: raggiungere Punta Cia dal fondovalle salendo " a drit", per cui da Pian Reiner in poi si tratta di salire verticalmente, con tratti degni di un cinghiale, fino a raggiungere l'agognato plateau della Cialma. Itinerario riservato ad escursionisti esperti abituati a procedere senza sentiero.
Parcheggiare al di là del ponte durante la stagione estiva-autunnale è rischioso perchè qui opera un simpatico individuo che si diletta nello sgonfiare ( ed al limite anche tagliare)uno pneumatico alle auto "forestiere", cioè quanto basta per impedirne la progressione.
Salire il prato dietro alle case di Comba e proseguire alla destra del rio fino ad attraversarlo su di un ponticello in cemento 730 m. Seguire l’evidente mulattiera fino alle case La Rocca 1011 m dove al fondo della borgata si trova una caratteristica vasca in pietra ottimamente conservata.
Si prosegue svoltando a destra prima dell’ultima baita e su percorso sempre ben rintracciabile si giunge ad una quota di circa 1150 m dove improvvisamente la mulattiera si perde. Si tende allora in piano a destra per una ventina di metri rinvenendo la costruzione di Iaunere ormai invasa dalla vegetazione. Si svolta a sinistra e diagonalmente, si guadagnano una trentina di metri di dislivello poi, si svolta a destra e su pendio ripido su labile traccia si perviene all’alpe Frasnis 1259 m.
Si tende a sinistra in piano sul prato rinvenendo la traccia che entra nel bosco, supera una breve pietraia e con leggeri saliscendi raggiunge Serlonetto 1290 m
Passare tra le case più alte trovando nel bosco a sinistra la traccia che prosegue fino alla stalla di Pian Serlonetto 1357 m dalla quale, proseguendo a destra si giunge ad incrociare il sentiero più marcato proveniente dal Carello seguendo il quale in breve si giunge a Pian Reiner 1456 m.
Appena prima di entrare nel pascolo, abbandonare il sentiero e salire in direzione quasi verticale nel bosco di faggi e larici, ignorando tracce di pascolo sulla sinistra che presumibilmente conducono all’Alpe Carbonere, raggiungendo praticamente senza traccia l’alpe denominata “Pian della Mela” 1600 m posta su un piccolo ripiano panoramico.
A monte del suddetto alpeggio abbandonato si riprende a salire praticamente in verticale, ora su terreno decisamente più ripido, intervallato da alcuni piccoli salti rocciosi e sotto una fitta boscaglia a base di noccioli, sorbo degli uccellatori e qualche rado larice. In questo tratto del percorso vaghe tracce di animali aiutano ad evitare i piccoli salti di roccia ed ad uscire dalla boscaglia per giungere in un’immensa distesa di rododendri senza soluzione di continuità, posta più o meno in prossimità della cresta spartiacque che divide la dorsale della Cialma dagli aspri valloncelli che scendono in direzione della frazione Fornolosa.
Arrivati a questo punto occorre fare un ultimo sforzo per superare il vasto macchione di rododendri ( se non altro qui la pendenza diminuisce) fino a sbucare nei pascoli della dorsale ad una quota di 1800 m (salendo leggermente verso sinistra si riesce a sbucare fuori un po’ prima). Da quota 1800 salire a vista verso l’ormai visibile punta Cia 2193 m.
Discesa per l’itinerario di salita oppure (molto consigliabile) passando dall’Alpe Carello e di qui imboccando il sentiero che porta a Pian Reiner, dove ci si può ricongiungere all’itinerario di salita.
- Cartografia:
- Carta 1:25000 n° 15 Escursionista e Monti: Carta 1:20000 Mu Edizioni Val Soana